Gli Infermieri dell’Emergenza Territoriale sono i meno tutelati in Italia. Auto-denuncia in Procura per tirarsi fuori dal caos legislativo in essere.
Gentile redazione di ACN,
vi scrivo perché siete da sempre attenti alle tematiche dell’Emergenza Territoriale. In Calabria, Campania, Toscana, Molise e Puglia si presenta con sempre maggiore acuità l’impossibilità di reperire Medici per il 118.
Si presenta, talvolta nottetempo, una nuova configurazione dell’equipe, che svolge il servizio a protocolli immutati. In alcune regioni i governatori (LINK) resisi conto del buco di responsabilità creatosi, stanno affannosamente cercando di porvi rimedio con soluzioni, quale l’espletamento di corsi specifici per gli Infermieri, i quali però si troverebbero in conflitto con l’ordinamento statale, che non prevede né corsi di specializzazione, né migliorie contrattuali.
L’Infermiere d’ambulanza si troverebbe in un continuo stato di necessità senza tutele, per la quale l’autodenuncia in procura sarebbe l’unica via d’uscita al caos legislativo creatosi.
Salutandovi calorosamente
Giuseppe, Lettore
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