Massimo, ex-Infermiere in pensione: “Infermieri e Professioni Sanitarie con scarso potere politico, schiacciati tra Medici e OSS”.
Egr. Direttore,
Vi seguo da diversi anni e condivido a pieno molte vostre battaglie. Ho seguito le vostre prese di posizione a favore di Operatori Socio Sanitari più preparati e responsabili.
Anche grazie ai vostri megafoni mediatici si è giunti all’approvazione del Ruolo Socio-sanitario Sanitario per Oss, Assistenti Sociali e Sociologi.
E vedo con quanta veemenza vi state battendo a favore degli Infermieri e delle altre Professioni Sanitarie, comprese quella Ostetrica.
Da Infermiere in pensione da circa un lustro, però, mi accorgo che la nostra professione continua a non avere punti di riferimento nel mondo politico che conta.
Le leggi e i riconoscimenti giuridici e formativi a nostro favore o a favore dei cugini delle altre professioni continuano ad essere insabbiate o addirittura ignorate. Ad esempio continuiamo ad avere stipendi (e pensioni) da fame, la laurea magistrale è ancora a numero chiuso, siamo ancora nel Comparto Sanità, la libera professione abbinata al lavoro dipendente continua ad essere una chimera e non abbiamo alcuna possibilità di carriera.
Tutto ciò mentre i Medici, in gran sordina, continuano ad ottenere dai Governi che passano tutto ciò che chiedono, spesso a danno delle altre professioni cugine.
Che dire. Trent’anni fa sognavo di finire la carriera con uno stipendio e un ruolo da na babbo, mi hanno carpato le ali sul lavoro e ho visto spesso OSS diventare dirigenti con le dovute conoscenze.
Se tornassi indietro farei proprio l’Operatore Socio Sanitario, sicuramente ora mi gongolerei dietro a tante vittorie.
Massimo Martinafranca, Infermiere in pensione
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