Gianni, Infermiere ligure, ci scrive: E’ umiliante dover aspettare la tredicesima per fare regali e pagare bolletta del gas. Sono un professionista serio, non me lo merito!
Gianni, Infermiere ligure, ci scrive una lettera commovente. Costretto ad aspettare la tredicesima per comprare regali alle figlie e pagare le bollette.
“Gentili AssoCareNews.it,
vi scrivo perchè so che pubblicate la vita di noi poveri professionisti, umiliati dallo schifoso contratto che hanno firmato alcuni sindacati (sempre i soliti).
Oggi con la mia collega di turno ci siamo guardati negli occhi e abbiamo parlato del fatto che stavamo tutti aspettando tredicesima e stipendio.
Per cosa? Direbbe un lettore poco informato.
A questo lettore direi volentieri che noi infermieri (ma anche gli altri che lavorano in sanità) abbiamo uno stipendio che non tiene assolutamente conto di cosa valiamo e cosa siamo.
Io personalmente prendo una media di 1650. Che in tanti ambirebbero e capisco che questo non fa di me un povero. Lo so da solo.
Ma se ci metti tutte le spese e fai un conto della serva, ti accorgi che non garantisce dignità a nessuno.
Io e mia moglie, lei è oss in rsa, prendiamo assieme 2850-2900 al mese. Sono un sacco di soldi! Certo.
Poi ci metti il mutuo, le bollette, la macchina, l’assicurazione, il bollo, il cibo (stiamo sempre sui 500-600 al mese e siamo 4!!), le tasse varie, l’iscrizione a scuola + i libri + la mensa per le bambine, la pallavolo per una ed il basket per l’altra, il pediatra per i controlli e per quando si ammalano. Cosa rimane poi?
Giusto quelli che ci vengono puntualmente portati via da i vari guasti all’auto, alla caldaia, al forno oppure alle cose extra per le bambine (materiali per la scuola, qualche libro da leggere e qualche vestito visto che hanno 6 e 8 anni e crescono di mese in mese).
Io non compro un paio di jeans da un anno e mezzo. Per le vacanze estive prendiamo una casa con i miei suoceri in montagna, ma giusto per le bambine.
In tutto ciò io sono un professionista e mi viene chiesto di salvare vite e nel farlo anche di rinunciare a lavorare per bene perchè manca sempre qualcosa o qualcuno.
Quindi potrete capire quanto è umiliante aspettare la tredicesima sperando che il 21 siano puntuali perchè il 23 mi scade la bolletta del gas (180 euro perchè anche se io faccio la doccia a lavoro ogni volta che posso, alle mie figlie non posso dire di non farla o di stare al freddo per non accendere il riscaldamento). E ancora non ho preso i regali delle bambine anche se la letterina è stata scritta l’8 sera.
Sono un professionista serio, non me lo merito.
Scusate lo sfogo ma chi dice (come leggo a volte) che guadagnare 1500-1600-1700 è stare bene, sbaglia.
Stai bene se non hai mutuo, se non hai figli e se non hai l’auto.
Noialtri viviamo per crescere i figli e basta, e anche per fare quello facciamo salti mortali.
Grazie.
Gianni“.
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