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martedì, Aprile 23, 2024
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Elisa, Infermiera: “mi costringono a fare il vaccino anti-Covid in RSA, ma io sono allergica a tutto e ho paura”.

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La collega Elisa (Infermiera) ha paura di essere licenziata: “mi costringono a fare il vaccino anti-Covid in RSA, ma io sono allergica a tutto e ho paura; mi manderanno a casa se non lo faccio; non sono una no-Vax”.

Carissimo Direttore di AssoCareNews.it,

mi chiamo Elisa e sono una Infermiera neo-laureata che ha iniziato a lavorare in una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) con agenzia interinale dal 1 dicembre 2020. Le scrivo perché vedo che date molto spazio alle storie come la mia.

La mia azienda mi costringe a fare il vaccino anti-Covid, ma ho paura, perché da bambina sono allergica a molte sostanze e già due volte sono stata ricoverata in fin di vita per shock anafilattico.

Dalla direzione mi hanno detto che devo fare obbligatoriamente il vaccino, non mi hanno lasciato scelta. Ora però ho paura, lunedì sarò immunizzata e nessuno mi tutelerà di fronte ad eventi avversi, perché già mi hanno fatto firmare il consenso informato con cui disimpegno la struttura da ogni responsabilità.

Mi hanno fatto anche capire che se non mi vaccino rischio il licenziamento, perché l’azienda non può rischiare di avere operatori infetti e si deve a sua volta tutelare.

L’agenzia interinale non mi protegge e la responsabile del personale mi ha detto di obbedire.

Come mi devo comportare non lo so, so solo che non sono una no-Vax, ma la paura oggi fa novanta e non so se lunedì mi accadrà qualcosa o meno.

Come mi devo comprotare?

Scusatemi per lo sfogo e buona serata.

Elisa B., Infermiera


 

Carissima Elisa,

chiariamo fin da subito che la vaccinazione anti-Covid è fortemente raccomandata e siamo certi di quello che dice perché ci sono arrivate varie segnalazioni in merito. Tuttavia se sei allergica, come dice, a varie sostanze ribadirei la questione alla Direzione e mi munirei di referti medici che dimostrato le tue condizioni cliniche (e quindi i potenziali eventi avversi). Poi sarà a discrezione dell’azienda decidere o meno se andare avanti con la immunizzazione coatta e se ne assumerà le responsabilità sia nel caso lei si sentisse male, sia nel caso la licenziasse in tronco (lei potrebbe chiedere al giudice del lavoro la reintegra). Ci faccia sapere cosa deciderà di fare e ci tenga edotti dei risvolti di questa vicenda che è la vicenda di tanti. Un abbraccio.

Angelo Riky Del Vecchio, direttore quotidiano sanitario AssoCareNews.it

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