La doppia ingiustizia subita da Dumitru, Operatore Socio Sanitario: “mi hanno inviato a lavorare su Pazienti Covid e promesso 400 euro in più su stipendio, nulla si è visto”.
Egr. Direttore di AssoCareNews.it,
a gennaio 2020 ho firmato un contratto di lavoro come Operatore Socio Sanitario presso l’Aeroporto Orio al Serio in provincia di Bergamo. Inizialmente per 3 mesi, poi prorogato per un anno. Il 26 Febbraio uno dei miei responsabile mi chiede se sono disponibile ad una trasferta presso l’ASST di Lodi, per dare una mano ai nostri colleghi in ambito Covid.
La mia risposta è stata da subito si, anche perché il lavoro presso l’Aeroporto stava diminuendo, in più mi avvicinavo molto alla mia abitazione.
Ho iniziato da subito a lavorare nell’area blu dell’ospedale Maggiore di Lodi, che è stato il primo reparto allestito per affrontare il Covid-19.
A distanza di 2 giorni il mio responsabile mi manda una lettera dove si esige che per la mia permanenza riceverò 400 euro di trasferta.
Inutile raccontare cosa abbiamo vissuto ogni giorno, con 3 o 4 pazienti a turno che purtroppo non ce la facevano. Inutile raccontare che dopo appena 2 settimane lì avevo gli incubi di notte e ho iniziato a scalciare mia moglie nel sonno.
Sono andato avanti a fare il mio lavoro e da parte della mia azienda il primo mese e stata pagata la trasferta, dopo di che nulla.
Niente più trasferta, anche se abbiamo chiamato svariate volte per le spiegazioni. Ci piazzavano da un ufficio ad un altro, da un responsabile ad un altro.
E non è tutto dopo il danno anche la beffa da parte della regione, perché a noi in prima linea non è stato riconosciuto alcun bonus-Covid. Una doppia ingiustizia.
Cordiali saluti.
Dumitru Maftei – Operatore Socio Sanitario
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