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Corsi ECM ‘farlocco’: risponde Commissione Nazionale Formazione Continua.

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Corsi ECM 'farlocco': risponde Commissione Nazionale Formazione Continua.

Egr. Direttore di AssoCareNews.it,

con riferimento all’articolo citato nell’oggetto, si precisa che l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS), ente pubblico non economico sottoposto alla vigilanza del Ministero della Salute – e non anche del MIUR, come viene scritto nell’articolo – si occupa, secondo quanto previsto dalla vigente normativa, della gestione amministrativa del Programma ECM e del supporto alla Commissione nazionale per la formazione continua (CNFC) nello svolgimento delle numerose attività di competenza.

Innanzitutto, è necessario evidenziare che la CNFC, ai sensi dell’art. 16-ter del D.Lgs. 31 dicembre 1992, n. 502, come successivamente modificato ed integrato, definisce, con programmazione pluriennale, sentita la Conferenza per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano nonché gli Ordini ed i Collegi professionali interessati, gli obiettivi formativi di interesse nazionale, con particolare riferimento alla elaborazione, diffusione e adozione delle linee guida e dei relativi percorsi diagnostico-terapeutici, definisce i crediti formativi che devono essere complessivamente maturati dagli operatori in un determinato arco di tempo, gli indirizzi per la organizzazione dei programmi di formazione predisposti a livello regionale nonché i criteri e gli strumenti per il riconoscimento e la valutazione delle esperienze formative. La Commissione definisce altresì i requisiti per l’accreditamento delle società scientifiche, nonché dei soggetti pubblici e privati che svolgono attività formative e procede alla verifica della sussistenza dei requisiti stessi.

AGENAS supporta la CNFC ed i suoi organismi ausiliari (tra i quali vi è l’Osservatorio Nazionale per la qualità della formazione continua in sanità) anche nell’esecuzione di controlli e verifiche, sia da remoto, sia presso le sedi dei provider. Nel solo anno 2018 sono state effettuate più di 100 verifiche presso le sedi dei provider, più di 100 verifiche “a sorpresa” nei luoghi di svolgimento degli eventi e centinaia di verifiche da remoto sulla corretta configurazione delle piattaforme di Formazione A Distanza gestite dai provider. AGENAS raccoglie e gestisce, per conto della Commissione nazionale per la formazione continua, migliaia di segnalazioni e mette in campo proprie figure professionali che operano, a supporto della Commissione nazionale per la formazione continua e dei suoi organismi ausiliari, nella verifica dei requisiti previsti dalla vigente normativa ai fini di assicurarne il rispetto. Il costante e proficuo lavoro fatto ha portato all’apertura di numerosi procedimenti sanzionatori ed all’irrogazione di decine di sanzioni (l’albo dei provider è pubblico e le sanzioni sono annotate a margine di ogni provider), nonché alla cancellazione di centinaia di eventi organizzati da provider ed alla revoca dell’accreditamento per alcuni dei provider sanzionati, secondo quanto previsto dal recente Accordo Stato-Regioni del 2 febbraio 2017 in materia di formazione continua nel settore salute. Al riguardo, si ritiene utile rappresentare che anche sul sito internet AssoCareNews.it vengono pubblicizzati degli eventi formativi ECM che sono stati oggetto di segnalazione alla CNFC e all’Osservatorio Nazionale per la qualità della formazione continua in sanità, e che le segnalate violazioni alla normativa ECM sono, al pari di tutte le altre segnalazioni pervenute, al vaglio degli organismi competenti.

In merito ai presunti test già svolti ed al conseguente rilascio dei crediti (al riguardo si evidenzia anche che non è possibile che un evento attribuisca “60 crediti” ECM, così come riporta l’articolo di cui trattasi, in quanto la normativa limita a 50 il numero massimo di crediti ECM per evento) ed all’iscrizione al portale AGENAS (ed al profilo My ECM) che porterebbe il beneficio di ottenere crediti senza seguire corsi, si rappresenta che, probabilmente, vi è da parte di chi ha redatto l’articolo una carenza di conoscenza del sistema di attribuzione dei crediti ECM e della gestione delle anagrafiche dei professionisti sanitari, in capo al Consorzio per la gestione della anagrafiche dei professionista sanitari (COGEAPS) su delega dei rispettivi Ordini, unici enti competenti al rilascio della certificazione dell’assolvimento dell’obbligo formativo ECM.

Al fine di garantire ai cittadini una corretta ed equilibrata informazione si ritiene opportuno specificare che, oltre ai controlli sul campo appena descritti, la normativa di riferimento è stata oggetto di diverse modifiche da parte della CNFC e che la riorganizzazione e razionalizzazione delle normativa vigente in materia di ECM è già in atto, a partire dal citato Accordo Stato-Regioni del 2017 in materia di formazione continua nel settore salute, stranamente mai citato nell’articolo in oggetto. Entrando nel campo specifico della formazione a distanza (FAD), si rappresenta che, dopo la prima fase sperimentale della FAD (2002-2009) emerse che alcuni questionari statici favorivano la condivisione delle risposte da parte dei professionisti e pertanto, a partire dal 2010, furono emanati i primi “Criteri per l’attribuzione dei crediti alle attività formative ECM” che introducevano la “doppia randomizzazione” delle domande e delle risposte dei questionari dei corsi FAD (cit: “In caso di valutazione con test a scelta multipla deve essere proposta scelta quadrupla con una sola risposta esatta. Per la FAD che utilizza strumenti informatici i test a scelta multipla devono prevedere la variazione casuale, ma sistematica dell’ordine dei quesiti e dell’ordine della risposta esatta.”).

Successivamente a tale intervento, poiché molte piattaforme FAD E-Learning, dopo lo svolgimento del questionario, proponevano comunque una pagina di “riepilogo” delle risposte esatte, è stato approvato dalla CNFC e pubblicato sul sito di AGENAS il documento (previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 2 febbraio 2017) denominato “Manuale nazionale di accreditamento per l’erogazione di eventi ECM”, che non consente più il riepilogo delle domande esatte (cit. Allegato F – FAD : “Per una maggiore trasparenza durante lo svolgimento dell’evento FAD potranno essere comunicate unicamente le domande a cui è stata fornita una risposta errata.

Nel caso di risposte ‘non superate’ potrà essere data indicazione di dove trovare l’argomento nel materiale dell’evento, ma non dovrà mai essere fornito ‘suggerimento’ in merito alla risposta corretta prevista. Solo dopo il termine fissato per la conclusione dell’evento FAD è consentito fornire ai discenti le risposte esatte.”). Si evidenzia anche che contrariamente a quanto segnalato, in maniera impropria, nell’articolo in oggetto, per quanto riguarda la verifica dell’identità dei discenti, è prevista dalla vigente normativa una specifica fase di riconoscimento, anche nelle attività di Formazione A Distanza.

Tutto ciò premesso, al fine di continuare nel percorso di crescita e miglioramento del sistema ECM, si evidenzia che sono a disposizione numerosi canali di comunicazione (tra i quali si segnalano le email ecm.professionistisanitari@agenas.it  ed ecm@pec.agenas.it) per segnalare alla CNFC ed ai suoi organismi ausiliari i provider che non rispettano le regole, a tutela del sistema e delle regole che esistono e che nell’articolo in questione si assicura di voler proteggere, e si rappresenta che, alla luce di quanto scritto nell’articolo in merito alla lamentata possibilità di ottenere crediti formativi senza seguire i corsi di formazione a distanza, si è in attesa di ricevere tutte le eventuali ed opportune segnalazioni, debitamente documentate, al fine di attivare le conseguenti verifiche ed irrorare le eventuali sanzioni da parte della CNFC.

Confidando nel fatto che tale chiarimento sia pubblicato sul medesimo sito sul quale è stato pubblicato l’articolo in oggetto, si coglie l’occasione per chiedere di prestare maggiore attenzione nelle verifiche precedenti alle pubblicazioni di articoli online, anche al fine di garantire una corretta informazione a tutti i cittadini evitando di citare impropriamente attività e competenze di enti ed organismi pubblici che lavorano seriamente e con passione istituzionale per lo sviluppo e la crescita del servizio sanitario nazionale, Distinti saluti.

La Segreteria della Commissione nazionale per la formazione continua

* * *

Egr.i,

Vi ringraziamo per le Vostre precisazioni. Ci scusiamo per alcune piccole imprecisioni narrate nel nostro servizio. Il nostro è un quotidiano sanitario che ha dato voce, dà voce e darà voce a tutti i Professionisti della Salute, molti dei quali ci hanno segnalato le anomalie presenti nell’articolo dal titolo “ECM on line: test già svolti girano sui cellulari di Medici, Infermieri e Professionisti Sanitari“. Ciononostante siamo dell’idea che tutto il sistema degli ECM in FAD così com’è strutturato oggi debba ricevere ulteriori modifiche a garanzia dell’effettivo livello formativo raggiunto dai discenti, sia essi Medici, sia essi Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche/i, Professionisti Sanitari delle restanti discipline. Così come sono strutturati questi Corsi rappresentano di fatto una modalità formativa dubbia e spesso non rispondente alla realtà “certificata”. Nei prossimi giorni Vi dimostreremo come è possibile imbrogliare, guadagnare ECM on line gratis e bypassare facilmente un sistema di controllo randomizzato che fa acqua da tutte le parti. Continuate a seguirci.

Angelo Riky Del Vecchio, Direttore quotidiano sanitario AssoCareNews.it

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