La lettera di un collega riapre la discussione sull’abuso della Libera Professione nelle RSA e nelle Case di Riposo: “avere Infermieri con Partita IVA nelle Case di Riposo è veramente necessario?”
Carissimo Direttore di AssoCareNews.it,
vi scrivo per ringraziarvi per quello che fate con il vostro sito, che offre molto per le professioni interessate. Vi scrivo anche per porvi un quesito che da un po’ di tempo mi sono posto: ma siamo sicuri che avere degli infermieri con partita Iva nelle case di riposo sia una cosa utile?
Forse se questo infermiere fa un giorno al mese o alla settimana ma se fa invece un turno costante per più di un anno forse alla fine la convenienza sta altrove….e continuo… Siamo sicuri che avere degli infermieri assunti da delle cooperative per delle case di riposo sia davvero conveniente? Forse si ma non certamente per l’infermiere. Forse per altri motivi. Io sono un Infermiere che lavora in una casa di riposo presso una cooperativa e al pari di un infermiere con partita Iva posso affermare che la convenienza non è solo economica per l’azienda o cooperativa che usa questa tipologia di assunzioni. La mia opinione è che ogni Infermiere assunto così sia ricattabile ogni istante. Un operatore se qualcosa non quadra, se un metodo di lavoro non funziona, se un protocollo non è comprensibile può tranquillamente dire che la responsabilità non è propria.
Ma un infermiere che è RESPONSABILE DELLA ASSISTENZA AL PAZIENTE non può modificare nulla se il suo contratto ha molti elementi di precarietà, turni massacranti e via discorrendo.