Viene portato in direzione sanitaria con tanto di convocazione ufficiale per giustificare la sua attesa oltre orario per stimbrare il badge: il tempo che gli viene contestato è di 90 secondi!
Il protagonista dell’assurda storia è un TSRM di Roma a cui la direzione sanitaria ha recapitato una convocazione per valutare la possibilità di provvedimento disciplinare.
Ma cosa è successo?
Il Tecnico di Radiologia in questione, finito il suo turno lavorativo, si prestava a passare il badge in uscita, smontando dal turno. Per accordi sindacali l’uscita dal turno di mattina deve avvenire alle 13 e 12 minuti. Secondo quanto ricostruito, l’arrivo del cambio puntuale, la mattina lavorativa non particolarmente affollata e la velocità nel cambiarsi ha permesso al collega di trovarsi alle 13.10 alla timbratrice.
Come succede per moltissimi professionisti, il collega avrebbe valutato come non consigliabile il passaggio del badge in uscita allo scoccare dell’orario previsto, attendendo quindi in prossimità della macchinetta.
Salvo incontrare alcuni dirigenti di rientro dalla pausa mensa, i quali alla vista del collega in attesa hanno preteso spiegazioni.
Spiegazioni che non hanno trovato comprensione nè buon senso da parte degli stessi, perchè nonostante l’orario di timbratura di uscita registrato sia quello di 13.13.37, ovvero 97 secondi, il professionista si è visto recapitare una lettera di convocazione per valutare il provvedimento disciplinare. Un’azione che non trova giustificazioni legali.
L’uomo è in debito di almeno 20 ore sul monte orario dovuto ed il fatto che gli viene imputato è l’aver atteso nei pressi senza segnalare l’uscita dal turno, come assottigliare questo debito orario.
Come è ovvio, si è subito rivolto al proprio sindacato e speriamo che tutto finisca con quell’incontro, senza procedimenti.