Emergenza Coronavirus. Jessica Viteritti, 29 anni, Infermiera in Inghilterra: “qui è l’inferno, hanno troppo sottovalutato il contagio, ancora ora si avverte il pericolo”.
Jessica Viteritti ha 29 anni e fa l’Infermiera in Inghilterra da ormai un lustro. Si può dire che è una veterana, anche se giovanissima. E’ calabrese di origini e ora sta aiutando i pazienti dell’UK a difendersi dal Coronavirus. E’ difficile perché il suo paese adottivo è indietro di almeno tre settimane rispetto all’Italia nella guerra per il contenimento del COVID-19.
Sei tra le tante Infermiere che ha scelto di vivere in Inghilterra. Di dove sei originaria e dove lavori?
Sono calabrese, di Acri (provincia di Cosenza). Vivo da 5 anni in UK. Al momento lavoro in uno degli ospedali piú grandi qui nel sud di Londra. Sono iscritta all’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Cosenza e al Nursing and Midwifery Council (NMC) qui in UK.
Come stai vivendo e come stanno vivendo gli Infermieri l’emergenza coronavirus in Inghilterra?
Nel tuo reparto vi forniscono tutti i Dispositivi di Protezione Individuale necessari per difendervi dal Coronavirus?
Che sensazione hai a pelle: gli Inglesi hanno capito che l’emergenza è reale?
Lo hanno capito ma c’é ancora gente ferma a quella fase di rifiuto. Perché purtroppo é cosi, quando ci capitano cose brutte viene spontaneo non credere nelle situazioni drammatiche. Poi ci sono quelle persone che sono alla fase di accettazione, ovvero hanno compreso quello che sta succedendo e sono responsabili delle loro azioni, quindi prendere le giuste precauzioni, restare a casa, ecc. Continua ad esserci però una buona percentuale di persone che ignora le regole. Soprattutto perché qui non c’é ancora tanta restrizione come in Italia (i parchi continuano ad essere aperti, i trasporti anche se diminuiti continuano a circolare e non abbiamo la polizia a sorvegliarci in caso si lasci la propria casa).
Cosa vuoi dire ai tuoi cari, agli amici e ai colleghi che sono in Italia?
Ai miei familiari e amici voglio dire che li AMO piu di qualsiasi altra cosa al Mondo ed in questo momento niente é più importante nel sapere che tutti loro stanno bene e rispettano le regole. Stanno facendo il loro dovere. Ai miei colleghi infermieri e a tutti gli operatori sanitari voglio RINGRAZIARLI dal profondo del mio cuore per prendersi cura dei nostri connazionali. C’é una cosa che ci ha sempre uniti noi operatori sanitari e che ci ha sempre resi diversi dagli altri che svolgono altre professioni: tra noi non c’é competizione a livello di soldi, di carriera, non importa chi ha lo smartphone di ultima generazione o chi la casa più bella; quello che ci accomuna é la VOLONTÀ e l’IMPEGNO nell’aiutare il prossimo e nessun’altra professione al Mondo può superiore questi VALORI.