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Violenza e aggressioni: un fischietto soluzione al problema?

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Il fischietto antiaggressione: una misura giusta?

In Veneto sono stati distribuiti oltre 200 fischietti contro le aggressioni verso tutti quei professionisti esposti a violenza verbale e fisica da parte del pubblico. Questa misura vuol rispondere alle centinaia di casi che ogni anno arrivano tristemente alla cronaca. Ma chi si sente sicuro con un fischietto al collo?

Non importa essere degli esperti sociologi per notare come evidentemente negli ultimi decenni si sia verificata una disorganizzazione dei ruoli. Fino a venti o trenta anni fa il personale sanitario godeva di un rispetto ed autorevolezza ad oggi invece ai minimi storici ma che allora arrivava negativamente a tracimare talvolta in sottomissione da parte del pubblico.

D’altro canto però non sempre le risposte che il Sistema Sanitario ed i singoli professionisti producono sono aderenti ai bisogni reali del pubblico. Questo può essere frainteso come comportamento avverso.

Cosa vuol dire creare sicurezza?

Tra le forze dell’ordine vige l’idea che il loro intervento dovrebbe mirare alla prevenzione piuttosto che alla repressione di un evento criminoso. Prevenire significa disinnescare tutti quei fattori predisponenti e tutti quei fattori innescanti comportamenti violenti.

E’ chiaro come nessun tipo di motivazione possa mai giustificare violenza e aggressione verbale o fisica ma è altrettanto chiaro come questo fenomeno sia in essere e debba per questo essere analizzato prima di tutto nella natura dei fattori scatenanti.

Già da qualche decennio il fischietto è utilizzato come misura elementare ma efficace contro la violenza, in principio messa a punto per contrastare le violenze sessuali in luoghi pubblici. E’ evidente come il richiamo sonoro possa funzionare come un allarme efficace, accelerare le misure di intervento e soccorso e limitare i tempi a disposizione dell’aggressore per produrre danni. Tutte cose ottime ma che non appartengono all’attività di prevenzione ma di intervento e repressione.

La misura del progetto veneto appare quindi tristemente come una soluzione veloce, non risolutiva, economica dal punto di vista dell’analisi del fenomeno.

Ma questo non vuol dire creare sicurezza e mi perdonerete se mi ripeto ma chi si sente davvero sicuro con un fischietto al collo?

Dott. Marco Tapinassi
Dott. Marco Tapinassi
Vice-Direttore e Giornalista iscritto all'albo. Collaboro con diverse testate e quotidiani online ed ho all'attivo oltre 5000 articoli pubblicati. Studio la lingua albanese, sono un divoratore di serie tv e amo il cinema. Non perdo nemmeno un tè con il mio bianconiglio.
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