Non ci saranno aumenti in busta paga per Infermieri, Infermieri Pediatrici, Operatori Socio Sanitari e altre professioni del comparto. A ricevere il bonus saranno solo le forze dell’ordine e i ministeriali. E’ l’ultimo regalo del Governo Gentiloni e del Partito Democratico. Si spera ora nella benevolenza di Luigi Di Maio (M5S) e Matteo Salvini (Lega).
A quanto si è appreso il firmando nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro non darà vita ad alcun aumento di stipendio per i Professionisti Sanitari e per gli Operatori del settore socio-sanitario. Non ci sono i fondi, anche se prima delle elezioni del 4 marzo 2018 si diceva l’esatto contrario.
Dopo la sconfitta elettorale il Partito Democratico dell’ormai ex-segretario nazionale Matteo Renzi butta già la maschera e fa capire che pur essendoci la volontà non ci sarebbero i soldi per i miseri 85 euro lordi mensili in più sullo stipendio (in realtà per noi sarebbero circa 60 euro lordi).
Tanto litigare quindi per nulla? Ebbene si, il PD sta per lasciare le casse del Governo più vuote di quanto ci si immaginava e per scaricare tutte le responsabilità sul futuro esecutivo (sempre se ci sarà, vista la difficile situazione politica attuale in Italia).
Perché prendere in giro dei Professionisti che tutti i giorni si “fanno il mazzo” nei reparti e sul territorio con stipendi da vera fame? Perché a tutti i costi raccontare frottole pur di prendere qualche voto in più?
Come sanitari, assieme ai dipendenti della scuola e a tutti i redditi bassi, rischiamo di prendere anche meno di quello che prendiamo oggi, per via dei sofisticati sistemi di ricalcolo della reddituali di ciascun lavoratore.
Mancano i soldi nel fondo creato per finanziare gli aumenti, ma gli aumenti sono stati predicati a grand voce.
Addirittura ci sono stati e ci sono sindacati che plaudono al nuovo contratto. Lo dimostra la firma del pre-accordo contrattuale da parte di Cgil, Cisl, Uil e Fsi. Bozza non sottoscritta, come noto, da Nursind, Nursing Up e Fials (e nemmeno da Ugl). Documento che, tuttavia, alla fine firmeranno tutti per via di una norma strangola-sindacati che elimina dalle contrattazioni e dalle aziende pubbliche chi non è d’accordo con le proposte del Governo Centrale. Una sorta di imposizione di Stato che soffoca ogni azione e intenzione delle sigle minoritaria.
Nonostante le promesse elettorali e gli scudi dei sindacati della triplice per ben 2,5 milioni di dipendenti pubblici non ci sarà alcun incremento di stipendio. Allo stato attuale nessuno del Governo uscente e dei sindacati firmatari del pre-accordo è in grado di stabilire se e quando arriveranno i bonifici aggiuntivi.
A peggiorare la situazione anche la ritardata decisione sul provvedimento da parte della Corte dei Conti.
Che accadrà? Chi lo sa, lo scopriremo solo nei prossimi mesi. Controllate continuamente le buste paga!