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ENPAPI: ecco i motivi del commissariamento. Infermieri Liberi Professionisti soddisfatti sui social!

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ENPAPI: ecco motivi commissariamento. Infermieri Liberi Professionisti soddisfatti sui social!

L’appello al neo-commissario dell’Ente previdenziale, Eugenio D’Amico: “ci ascolti, ci hanno ridotti alla fame!”

Su Facebook, Twitter e LinkedIn è partito lo sfogo di massa dei colleghi Infermieri con P.IVA che puntano il dito sulla vecchia gestione dell’ENPAPI. I liberi professionisti chiedono apertamente al neo-commissario Eugenio D’Amico di essere ascoltati, dopo anni di silenzi e di non risposte. Sono migliaia di uomini e donne che da tempo chiedono all’istituto previdenziale di avere udienza e di capire come mai l’Ente ha scelto la strada della vessazione e della riscossione a tutti i costi di contributi non versati o versati parzialmente. Ecco perché si è deciso per il commissariamento, a distanza di alcune settimane dall’arresto dell’ormai ex-presidente Mario Schiavon e del direttore generale Marco Bernandini.

Va detto che gli Infermieri Liberi Professionisti italiani sono i veri “figli di nessuno”, professionisti di cartapesta che non hanno voce in capitolo, che vengono sfruttati fino all’osso, che non hanno diritti e che al contrario hanno tantissimi doveri. Sottopagati, spesso derubati e costretti a lavorare anche per 5 euro lordi all’ora. La situazione di sfacelo professionale è identica dal Nord al Sud, passando per il Centro e per le isole maggiori.

Molti colleghi, diciamola tutta, sono stati costretti ad aprire la Partita IVA per lavorare. Lo imponevano e lo impongono le disumani Leggi Fornero, che hanno dissacrato e stanno dissacrando uomini e donne (o dovremmo dire numeri, perché tali sono considerati), Infermieri e Infermiere che avevano e hanno la sola “colpa” di essere nati professionalmente in una Italia che non li rispettava e non li rispetta.

Tanti di loro non hanno mai versato i contributi pensionistici perché non potevano e non possono farlo, perché dovevano e devono decidere se mangiare, far mangiare i propri figli, pagare gli affitti e le utenze o pagare le gabelle all’ENPAPI. L’Ente, pur consapevole della situazione lavorativa in Italia e delle condizioni disumane di lavoro di migliaia di Infermieri Liberi Professionisti ha preferito fino a ieri continuare a vessare queste persone, cercando di togliere loro anche la possibilità di protestare (e le minacce di denunce a chi si lamentava diramate attraverso il portale web dell’Ente dai vertici della cassa la dicono lunga sulle politiche coercitive adottare finora, strettamente correlate ad investimenti spregiudicati di cui in pochi hanno compreso l’opportunità).

Per esempio in nessuna parte del mondo si è mai visto un Ente previdenziale acquistare palazzi e appartamenti per poi riaffittarli a terzi (tra cui alcuni Ordini delle Professioni Infermieristiche).

Quelle sopra elencate sono solo alcune delle motivazioni che oggi hanno spinto i ministri del lavoro e dell’economia e finanza Luigi Di Maio e Giovanni Tria a commissariare la struttura, dopo una lunga battaglia per la legalità e la civiltà intrapresa dall’On. Stefania Mammì.

Ecco nello specifico quali sono le ragioni di Di Maio e Tria:

 

 

Più chiaro di così!

Dott. Angelo Riky Del Vecchio
Dott. Angelo Riky Del Vecchiohttp://www.angelorikydelvecchio.com
Nato in Puglia, vive e lavora in Puglia, Giornalista, Infermiere e Scrittore. Già direttore responsabile di Nurse24.it, attuale direttore responsabile del quotidiano sanitario nazionale AssoCareNews.it. Ha al suo attivo oltre 15.000 articoli pubblicati su varie testate e 18 volumi editi in cartaceo e in digitale.
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