Per l’Emergenza Coronavirus saranno immessi nel sistema sanitario ben 20.000 professionisti sanitari e socio sanitari. Medici, Infermieri, OSS e Professioni Sanitarie oggi definiti eroi, domani pretenderanno le scuse da Governo, Ministri e portaborse.
Emergenza Coronavirus. Non è il momento delle polemiche, lo sappiamo, ma è pur vero che da un paio di settimane in Italia sono emerse tutte le carenze di personale e di presidi voluti da una Politica miope che ha continuato a tagliare senza scrupoli sulla Sanità a danno del Cittadino. Dal Governo Monti in poi tutti gli esecutivi hanno annunciato “potenziamenti” al SSN, che poi si dono rivelati puntualmente “depotenziamenti”.
Ci sono sempre meno Medici, Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche/i, OSS e Professioni Sanitarie in servizio nel pubblico e nel privato. Questo è dovuto ad una politica miope, che ha da oltre 2 lustri preferisce l’economia alla salute, i conti alle esigenze di salute di chi sta male o potrebbe ammalarsi. E nell’era dell’Emergenza Coronavirus questo modo di fare e di agire si è reso tremendamente evidente, tanto da costringere il Governo Conte ad assumere in emergenza 20.000 operatori, a dimostrazione che il guaio lo avevano fatto (un po’ tutti i Politici, pressati da una Europa che continua a proteggere solo Germania e Francia) e che ora era il momento di rimediare allo sfacelo annunciato.
A nulla sono serviti gli appelli delle Federazioni ordinistiche, delle associazioni di categoria e dei sindacati. La Politica ha fatto sempre finta di non ascoltare.
Al termine di questa crisi, che ha portato il coprifuoco da ieri in tutta Italia, il primo ministro Giuseppe Conte e il ministro della salute Roberto Speranza hanno l’obbligo morale non solo di ringraziare, ma, a nome anche dei loro predecessori, di chiedere pubblicamente scusa ad una categoria che ha fatto dell’assistenza un atto di professione e non di atti di eroismo.
Lo faranno? Noi li talloneremo finché non vedremo in video, in audio e per iscritto le loro dovute scuse ai professionisti e ai loro assistiti.