Ce l’ha fatta l’infermiere e speleologo Stefano Guarniero, 33 anni, triestino. Salvo dopo 45 ore di agonia in grotta sul Monte Canin a 200 metri di profondità. Prima dell’ora di pranzo la barella che lo trasportava è stata tirata su dagli uomini del soccorso.
Ricoverato in elicottero all’Ospedale di Tolmezzo è in buone condizioni. Passato lo spavento il collega si è detto pronto a ripartire e quanto prima tornerà nelle sue amate cavità sotterranea. Una passione che cura fin da piccolo e che per poco non l’ha portato al decesso.
Guarniero è originario del Triestino, era rimasto intrappolato da sabatoscorso in una nota grotta del Friuli Venezia Giulia.
Le operazioni di soccorso sono iniziate immediatamente non appena è stato dato l’allarme. Per tutta la giornata di sabato e di domenica si è tentato in tutti i modi di salvarlo. E’ stato prima messo in sicurezza, reidratato e rifocillalo.
Il collega era caduto per 20 metri durante un’esplorazione di una cavità ubicata a bene 2.200 metri di quota (sulle Alpi Giulie). Per fortuna l’Infermiere e Speleologo si trovava in compagnia di amici nel mentre dell’incidente. Uno di loro è rimasto con lui in grotta, mentre gli altri sono usciti a cercare aiuto.
Guarniero, va ricordato, è uno speleologo esperto nelle tecniche di recupero in casi estremi. Nel 2014 aveva partecipato al salvataggio di un ferito precipitato nell’abisso di Riesending, in Baviera. Stefano è iscritto all’Ordine degli Infermieri di Trieste, che per l’occasione ha plaudito al salvataggio.
E’ passato dall’essere un eroe all’essere un miracolato. Ora un grosso in bocca al lupo da parte di tutta la Redazione di AssoCareNews.it per una pronta guarigione e il ritorno nelle corsie d’ospedale, questa volta da Professionista della Salute e non da Paziente!