Ancora medici e infermieri aggrediti negli ospedali di Napoli e provincia. Le ultime due segnalazioni riguardano il San Gennaro, nel rione Sanità, e l’ospedale San Giuliano di Giugliano, popoloso comune a nord della città.
Ne è nato un inseguimento che ha visto la mamma col bambino rifugiarsi nell’ambulatorio di Dermatologia e l’infermiere intervenuto in loro difesa riportare la peggio. E’ stato aggredito brutalmente con il gruppetto di aggressori poi dileguatosi velocemente.
L’uomo è stato accompagnato dall’ambulanza del 118 al pronto soccorso dell’ospedale del Mare e medicato con una prognosi di 7 giorni. Ha riportato un trauma cranico e divese escoriazioni e contusioni.
Sabato scorso, invece, il Pronto Soccorso di Giugliano è stato nuovamente teatro di violenza ai danni di un sanitario. Una dottoressa di 32 anni è stata aggredita intorno alle ore 20 da un accompagnatore di una paziente arrivata in codice giallo al Pronto Soccorso. A scatenare l’aggressione sono state le inascoltate richieste rivolte ai familiari dell’ammalata di lasciare il box di soccorso per poter visitare e prendersi cura in modo adeguato della paziente. La reazione dei familiari è stata violenta e un familiare ha percosso al viso la dottoressa.
Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord, ha così commentato l’accaduto: “La violenza sugli operatori sanitari è ormai quotidiana, ma non dobbiamo smettere di denunciare ogni episodio e di stringerci accanto a chi la subisce. Non c’è nessuna giustificazione a comportamenti simili. Da mesi stiamo cercando di arginare il fenomeno con scelte organizzative, architettoniche, una formazione specifica, attività di comunicazione, il supporto di psicologi e richieste di incontri in Prefettura. Domani chiederò al Questore di intensificare l’attività di prevenzione della Polizia in favore dei nostri servizi di emergenza; mercoledì prossimo incontreremo i sindacati per discutere nuovamente del problema. Nei prossimi giorni, inoltre, incontrerò la collega aggredita per esprimerle la vicinanza dell’Azienda.”
Fonte: Voce di Napoli