Licenziati per giusta causa per non essere in regola con gli ECM? Ora è possibile grazie alla Legge Bianco-Gelli. Le federazioni ordinistiche e le aziende sanitari prenderanno i primi provvedimenti a partire dal 2020.
Sono sempre più le strutture private o priviate-convenzionate che denunciano carenze formative ai loro dipendenti, sia essi Medici, sia Infermieri, sia Infermieri Pediatrici, sia esponenti delle restanti Professioni Sanitarie, non escluse le Ostetriche. Chi non è in regola con i 150 ECM nel triennio in corso ora rischia anche il licenziamento o la decadenza dalle graduatorie concorsuali.
Sembra uno scherzo, ma è la pure verità. In questi giorni si sono impennate le richieste di acquisto on line di corsi FAD. E oggi, in occasione del “black friday” sono tante i provider che offrono corsi in Rete a prezzi molto stracciati (fino al 50%).
Tra i Medici, gli Infermieri, gli Infermieri Pediatrici, le Ostetriche e gli altri Professionisti Sanitari c’è il panico, anche perché non si sa cosa accadrà realmente dal 2020.
Le aziende private, per mettersi anche loro in regola e per spingere i propri dipendenti a formarsi, minacciano licenziamenti di massa, mentre quelle pubbliche hanno già annunciato che è possibile la decadenza dalle graduatorie concorsuali.
Da precisare che dal triennio formativo 2020-22 scattano le sanzioni ordinistiche per chi non è in regola con i punteggi:
- avvertimento;
- censura;
- sospensione;
- radiazione.
Tali sanzioni vanno aggiunte alle possibili difficoltà ad assicurarsi, così come prevede la Legge Bianco-Gelli.
Nel 2016 circa il 40% dei professionisti sanitari non aveva completato i 150 crediti del triennio formativo. Per rimediare alle lacune, una determina della Commissione nazionale formazione continua-Cnfc ora consente di utilizzare il triennio formativo 2017-19 per recuperare anche i crediti mancati nel precedente 2014-16, di ottenere 30 crediti di riduzione se nel triennio 2014-16 si era acquisito un alto numero di crediti, di totalizzare fino al 20% dei crediti con auto-formazione. Una determina successiva permette di ridurre da 150 a 75 il numero di crediti formativi per l’attuale triennio se si vive in territori colpiti dai terremoti del 2016 e 2017.
Per il resto occorre mettersi in regola, manca solo un mese alla fine del triennio 2017-2019.