Il 21 maggio 2018 presso l’agenzia ARAN i sindacati maggiormente rappresentativi della sanità firmeranno il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del settore. Se il documento sarà sottoscritto dal 60% delle sigle sindacali aventi diritto alla ratifica il CCNL sarà esecutivo e ad Infermieri, Infermieri Pediatrici, Professionisti della Salute, Operatori Socio Sanitari, Tecnici e Amministrativi andrà un aumento medio che non supererà il 67 euro lordi mensili. Nursing Up non ci stà e comunica ufficialmente che non firmerà il contratto finale.
Gli arretrati ammonteranno a circa 600 euro lordi una tantum (vedi specchio riassuntivo qui in basso). E’ quanto emerso ieri in Emilia Romagna al termine di un affollato incontro tra i delegati ed RSU eletti del sindacato Nursing Up regionale. A dirigere i lavori il collega infermiere Gianluca Gridelli e l’inseparabile Francesca Batani.
I due hanno annunciato ufficialmente che il loro sindacato non aderirà al Contratto della Sanità perché “vogliamo mantenere fino in fondo la promessa fatta agli Infermieri e agli Infermieri Pediatrici Italiani, ovvero che non avremmo mai firmato un CCNL che lede dal profondo la dignità dei lavoratori e mortifica una professione che merita rispetto; vedremo quali saranno e con quali giustificazioni le sigle che firmeranno la proposta del Governo Gentiloni e del ministro Madia; noi siamo persone serie e anche se non firmare significherà essere sbattuti fuori dai tavoli contrattuali che contano nel pubblico impiego, per le leggi volute da Brunetta e sostenute dalla triplice sindacale Cgil, Cisl e Uil, non ci arrenderemo e continueremo a lottare al fianco dei nostri colleghi; gli aumenti dati e l’arretrato sono una vera e propria elemosina e un modo per compiacere i partiti e i politici amici”.
Gridelli e Batani hanno anche parlato di un ottimo successo ottenuto in Emilia Romagna che, fatte le dovute eccezioni soprattutto per l’area di Bologna, ha dimostrato che negli ultimi tre anni si è lavorato benissimo.
“Non firmano ci cacceranno fuori, ma non preoccupatevi lavoreremo intensamente per i prossimi tre anni cercando di dare voce agli Infermieri e agli Infermieri Pediatrici che soffrono; torneremo vincitori!” – hanno concluso così il loro evento i due esponenti del sindacato diretto a livello nazionale da Antonio De Palma.
Ora bisognerà vedere cosa decideranno di fare gli altri sindacati che finora non hanno aderito al nuovo CCNL, ovvero la FIALS, la FSI – USAE e l’altro sindacato infermieristico Nursind, che già ha dichiarato in più occasioni che non firmerà contro la categoria.