Piemonte, PD all’Attacco: “con il centrodestra Medici e Infermieri in fuga verso privato e Coop”.
“Il Piemonte sta perdendo i suoi professionisti sanitari, attratti dalle migliori condizioni offerte dal settore privato e dalle cooperative. La responsabilità è chiara: le politiche del centrodestra regionale stanno depauperando la sanità pubblica.”
È con queste parole che il Partito Democratico ha lanciato un duro attacco alla giunta guidata dal presidente Alberto Cirio, denunciando una presunta “fuga” di medici e infermieri dal sistema sanitario pubblico piemontese. La denuncia è stata portata in Regione, dove il PD ha citato dati allarmanti: “Nel solo 2024, il Piemonte ha perso 198 dottori”.
Secondo l’opposizione dem, questa emorragia di personale sanitario è diretta principalmente verso strutture private e cooperative, capaci di offrire condizioni di lavoro e retributive più vantaggiose rispetto al servizio pubblico. La conseguenza, secondo il PD, è un indebolimento progressivo della sanità pubblica, con ripercussioni negative sulla qualità dell’assistenza offerta ai cittadini.
La Replica del Centrodestra: “Non Sanno Contare, Dati Falsi”
La risposta del centrodestra non si è fatta attendere, con il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi (sostituito da Andrea Tronzano, ndr) che hanno respinto con veemenza le accuse del PD. “Non sanno contare”, hanno dichiarato in coro, definendo i dati forniti dall’opposizione come “falsi e tendenziosi”.
Cirio e Riboldi (che ha preso il posto di Icardi) hanno ribattuto sostenendo che la Regione sta attuando politiche efficaci per rafforzare il sistema sanitario pubblico e rendere più attrattivo il lavoro per medici e infermieri. Hanno citato investimenti in nuove assunzioni, concorsi pubblici e misure volte a migliorare le condizioni di lavoro.
Un Braccio di Ferro sui Numeri e sulle Politiche Sanitarie
Lo scontro politico in Piemonte si concentra dunque sui numeri relativi alla mobilità dei professionisti sanitari e sull’efficacia delle strategie messe in campo dalla giunta regionale. Il PD insiste sulla necessità di un cambio di rotta per evitare un ulteriore depauperamento del sistema pubblico, mentre il centrodestra difende le proprie azioni e accusa l’opposizione di fare allarmismo ingiustificato.
La questione della carenza di personale sanitario e della sua attrattività è un tema caldo a livello nazionale, e il caso piemontese ne è un esempio lampante. Sarà fondamentale monitorare attentamente i dati futuri per capire se le politiche regionali riusciranno a invertire la tendenza denunciata dal PD o se la “fuga” verso il privato e le cooperative continuerà a rappresentare una sfida per la sanità pubblica piemontese.
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