Ci scrive Sandro Garducci, Operatore Socio Sanitario: “per me le consegne con gli Infermieri restano indispensabili”.
Buongiorno Direttore,
in relazione alla lettera di Sandra Osvaldi, devo dire che noto con dispiacere da parte sua come da altri OSS, un atteggiamento di sottostima per il ruolo che ricoprono all’interno del SSN.
Io lavoro come OSS dal 2003, sempre in ambito ospedaliero e siccome amo cambiare ho lavorato in molte u.o. E fino ad oggi non mi sono mai sentito di supporto e nessuna figura professionale con cui ho collaborato mi ha mai trattato come figura di supporto ma come collaboratore. Cari oss, siamo una figura ormai più che necessaria nei servizi sanitari e sociali, come lo sono le altre figure professionali. Per quanto concerne il prendere le consegne, io sono 19 anni che partecipo alle consegne infermieristiche e che mi vengono riconosciute in orario come agli infermieri. Le consegne non sono un dovere morale ma parte integrante del lavoro dell’ equipe infermieristica di cui l’oss fa parte.
Come si può lavorare sul paziente, rispondere alle chiamate se non si conosce la patologia e tutti gli aspetti sanitari dello stesso? Ogni volta dovreste chiedere cosa fare e come agire all’infermiere del vostro team. Prendere e dare le consegne è un dovere per poter svolgere al meglio il lavoro di assistenza alla persona. Sapere, conoscere facendo formazione permanente continua è un dovere di ogni figura che compone il sistema ,sapere e conoscere anche quello che poi non ci compete in situazioni di normalità. Un classico esempio sono le emergenze, in cui l’oss come gli altri professionisti sono tenuti a fare aggiornamento formativo. Il primo operatore che arriva deve, allertare ma anche determinare un agire, ovviamente quando arriva l’infermiere e/o il medico l’oss si mette a disposizione.
Lavorare in equipe vuol dire partecipare attivamente, chiaramente nel rispetto delle proprie competenze. Nella mia esperienza, tutti i giorni durante il lavoro i colleghi infermieri e medici nelle situazioni particolari chiedono a me come agli altri oss, l’opinione per determinare un particolare intervento.
Cara Sandra mi permetto di consigliarti, che una maggiore valorizzazione del tuo ruolo farebbe bene a te e al tuo lavoro. Un barca per raggiungere la meta e navigare sfruttando al meglio la propulsione ha necessità di tutti i ruoli presenti a bordo, il capitano decide ma senza equipaggio la barca rimane in porto. In sanità anche l’oss a volte ha il ruolo di capitano.
Se si lavora con il sorriso diventa meno faticoso e più produttivo. Un abbraccio e buon lavoro
Sandro Garducci, OSS
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