Ci scrive Pietro Gentile (OSS) che risponde a Daniela Montaldo (Infermiera): “basta con la dittatura e il nepotismo, serve diventare un’unica squadra nell’interesse dell’Assistito”.
Salve Direttore,
con la presente sono a rispondere alla collega Infermiera Daniela Montaldo. Mi chiamo Pietro Gentile, sono un OSS di origine Abruzzese, da circa quattro anni lavoro presso un Ospedale di Roma capitale.
Finalmente, a partire dal 01/01/2022, sono stato “stabilizzato”, per effetto della “Legge Madia”. Durante questo lungo periodo ho avuto modo di conoscere diverse figure professionali: medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi e via discorrendo.
Con ognuno di loro, ho instaurato un rapporto di collaborazione, basato sulla fiducia e il rispetto. Non riesco a capire, il motivo per il quale ancora oggi, alcuni colleghi Infermieri tendono ad assumere comportamenti dittatoriali, da veri e propri tiranni.
Così facendo non risolveremo nulla. Non serve farci la guerra tra noi. Abbiamo bisogno “l’uno degli altri”.
Serve maggiore collaborazione e rispetto reciproco, lo scopo finale e unico per tutte le figure professionali coinvolte.
Ovvero, la cura e l’assistenza al paziente ricoverato.
Ringrazio tutti voi della redazione per il vostro lavoro. Spero vogliate pubblicare quanto riportato nella presente.
Cordiali saluti.
Pietro Gentile, OSS
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