Decine e decine di Operatori Socio Sanitari o presunti tali truffati con diplomi falsi e depennati dalla graduatoria concorsuale non si arrendono e vogliono giustizia.
Non è colpa loro se hanno seguito un corso di preparazione per diventare Operatori Socio Sanitari che poi si è rivelato non valido dal punto di vista burocratico. L’attestato finale non era e non è riconosciuto da alcuna regione italiana e pertanto non può essere ritenuto valido per la partecipazione a qualsivoglia concorso pubblico o colloquio per assunzioni nel privato. Insomma quei diplomi restano ad oggi solo carta straccia.
Decine e decine di finti-OSS sono stati truffati e poi depennati dal mega-Concorso per Operatori Socio Sanitari indetto dagli Ospedali Riuniti di Foggia e poi esteso a tutta la Puglia. A nulla sono serviti i ricorsi, quei diplomi, realizzati da un istituto foggia, non hanno alcuna validità sul territorio regionale, nazionale ed europeo proprio perché non riconosciuto dalla Regione.
Al dramma di questi finti-OSS truffati si aggiunge dramma. Alcuni di loro il mega-Concorso lo avevano vinto ed anche a pieni voti, erano stati assunti e poi la doccia fredda: costretti a lasciare il lavoro e a tornare a casa perché hanno dichiarato loro malgrado il falso e sono sono stati per questo esclusi dalla graduatoria concorsuale.
Analizzando il diploma (foto di apertura del servizio) è chiaro che nessun Ente regionale, ovvero nessuna Regione, ha sottoscritto quel documento. In Italia, così come prevede l’Accordo Stato-Regioni del 2001 in merito, sono le Regioni ad occuparsi direttamente o con delega a privati della qualifica e quindi della formazione di base degli Operatori Socio Sanitari.
Nel diploma di questa azienda che parla falsamente di “Attestato di qualifica professionale Operatore Socio Sanitario – Livello di qualificazione: Certificazione Nazionale di Competenze” vi sono tanti loghi presenti, addirittura quello del Ministero della Pubblica Istruzione, che non ha competenze in materia.
Per farla breve questi poveretti ha sborsato soldi, si sono formati, hanno partecipato e vinto un concorso e ora si trovano senza nulla tra le mani. E ad oggi nessuno paga per quanto accaduto, ma solo coloro che pensavano di cambiare la loro vita munendosi di un attestato che gli permettesse di accedere ad una occupazione nel pubblico impiego. Nulla di tutto ciò e ora si vedono continuamente sbattere porte in faccia. Politica, sindacati, legali, giudici continuano a dire loro che sono impotenti di fronte ad una realtà di Legge violata.
Come andrà a finire? Chi lo sa, intanto qualcuno di loro, preso dal forte stress, in ospedale ci è finito davvero, ma da Paziente, a dimostrazione che la tensione sociale e quella psico-fisica dei singoli sono oramai allo stremo.
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