L’ASL di competenza ha fatto appello al Giudice dopo la decisione di reintegrare una Operatrice Socio Sanitaria a seguito di sospensione dal lavoro successiva a post social negazionista del Covid.
Una Operatrice Socio Sanitaria (OSS) era stata sospesa per frasi negazioniste sul Covid pubblicate sul suo profilo Facebook. Dopo qualche settimana è stata reintegrata sul lavoro dal tribunale. Ora la Asl ha fatto appello.
Nelle sue esternazioni sollevava dubbi su certe vicende sanitarie legate alla pandemia. Per i giudici però non giustificavano l’intervento drastico preso
Affermazioni apparse su Facebook che per l’azienda integravano un comportamento in violazione degli obblighi del dipendente sanciti dalle norme contrattuali e dal codice di comportamento aziendale.
Tra le frasi dei passaggi che sollevavano riserve sui tamponi ai bambini e agli ottantenni: e l’invito a non confondere tra i morti di Covid e i morti con il Covid.
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