Oss finisce in grossi guai legali: paziente è morta per assunzione errata di un farmaco durante la sua sorveglianza.
Operatrice Socio Sanitaria nei guai: succede in Lombardia in una struttura per semiautosufficienti, dove R.C. è morta a 85 anni a seguito di una shock anafilattico.
La collega è rea di aver ignorato la segnalazione dell’ospite circa i farmaci contenuti nella dose giornalmente preparata dall’infermiere.
Dal canto suo, la discolpa il fatto che la paziente è risultata cognitivamente instabile, tanto da essere sottoposta più volte a indagini anche strumentali.
La collega OSS doveva sorvegliare all’autoassunzione dei farmaci, preparati la mattina dall’infermiere.
Ovviamente la sua responsabilità non riguarda la preparazione dei farmaci.
Sotto accusa è la cattiva sorveglianza, avendo ignorato i segnali della paziente, che in mezzo al soggiorno davanti a parenti e pazienti aveva messo in dubbio la correttezza della preparazione.