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OSS mandati a casa dopo 36 mesi in ASL. Altro che stabilizzazione!

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OSS mandati a casa dopo 36 mesi in Azienda Sanitaria. Altro che stabilizzazione! Ecco cosa è successo a 17 operatori.

OSS mandati a casa nonostante i 36 mesi di lavoro in ASL. Succede in Puglia, presso l’ASL della provincia di Barletta Andria Trani. Questa la lettera dei 17 operatori.

“Premesso che siamo un gruppo di Oss che al 31 dicembre 2021 abbiamo raggiunto i famosi 36 mesi, requisito fondamentale per accedere alle procedure per la stabilizzazione così come previsto dalla legge Madia, siamo stati lasciati a casa e adesso fuori dall’Asl Bt senza una motivazione valida, forse solo perché abbiamo raggiunto i 36 mesi e il nostro contratto è scaduto”

“Considerando che in questi 36 mesi con rapporto di lavoro continuo, abbiamo ricevuto ben 7 proroghe di contratti a tempo determinato, fino al raggiungimento dei 36 mesi. Ovviamente da precisare che i nostri requisiti dei 36 mesi per la stabilizzazione oltre a rientrare nella famosa legge Madia (art. 20 del d.lgs 25 maggio 2017, n.75 decreto Madia, così come modificato dal D.L. 80/2021, convertito con modificazione in Legge n.113 del 6 agosto 2021) (36 mesi) rientrerebbero anche nella nuova legge di bilancio (art.1,comma 268 lett.b della legge30 dicembre 2021, n.234 Legge di Bilancio) (18 mesi), ma guarda caso, la cosa più ridicola che è accaduta in data 28/01/2022, è quella che la Asl Bt pubblica sull’albo pretorio un avviso di ricognizione per il personale precario finalizzato alla stabilizzazione.alla notizia, ovviamente, saltiamo in aria dalla felicità, il nostro sogno sembra realizzarsi…e invece, apriamo il file dell’avviso in questione e con nostra sorpresa leggiamo che la figura degli Oss è esclusa da questa ricognizione….usando addirittura la dicitura “avviso rivolto a tutto il personale tranne oss” cioè praticamente a questo avviso possono partecipare tutte le figure sanitarie, tutte, ma tranne gli Oss!

Neanche a darci la possibilità di dichiarare i nostri requisiti! Una discriminazione vera e propria! Eppure abbiamo sempre lavorato ed anche tanto! Infine, dopo un anno di richieste alla direzione generale, per essere stabilizzati dopo aver lavorato in tre pandemie, bardati per 8 ore al giorno, con rischio covid, colleghi contagiati, a casa si tornava con il terrore di poter contagiare i nostri famigliari, dopo turni di lavoro massacranti, alla fine l’unica risposta che abbiamo ricevuto (o meglio questo e’ quello che si dice in giro perché nessuno e dico nessuno dalla direzione generale di Andria ci ha mai risposto con certezza) che non possono stabilizzare perché c’é un concorso, ma la legge prevede che in presenza di un concorso si può stabilizzare. Infatti, a quanto pare, le altre Asl pugliesi stanno pubblicando avvisi di ricognizione finalizzati alla stabilizzazione, rivolti a tutti, compreso anche gli oss, invece in Asl Bat sull’avviso di ricognizione pubblicato in data 28/01/2022, ci hanno scritto tranne gli oss il nostro dg continua a ribadire ai sindacati che e’ in costante collegamento con la regione Puglia per avere definizioni in merito ai criteri da seguire nelle modalità di reclutamento degli oss…purtroppo è un anno (e ripeto un anno) che la regione deve ancora rispondere…eppure Andria e Bari non sono lontane…esistono ai giorni nostri mail, pec e mezzi veloci di comunicazione…ma purtroppo ad oggi, questa risposta non arriva. Siamo 17 oss che hanno dato l’anima per questa azienda, siamo lavoratori, abbiamo acquisito esperienza nei reparti.

In tre 3 anni abbiamo lottato in tutti i modi per salvaguardare il nostro tanto amato posto di lavoro…ma adesso ci ritroviamo a casa disoccupati, ora non serviamo piu’…ma la cosa piu’ assurda che invece di eliminare il precariato (cosi’ come dice la legge madia) la Asl Bat che fa? Preferisce prorogare contratti in essere a tempo determinato creando precariato su precariato, invece di assumere coloro che avrebbero pieno diritto con il raggiungimento del requisito dei 36 mesi! Ci hanno privato delle nostre coscenze, del nostro lavoro. A casa i nostri figli ci chiedono: papa’ mamma quando ritorni a lavorare? E noi nella vergogna più assoluta non sappiamo cosa rispondere, spesso cambiamo argomento…..ora siamo in sussidio di disoccupazione, ma per il momento arrivano solo acconti…200/300 euro.

Ma non ce la facciamo al mese con quelle cifre ecco perchè noi tutti ad oggi vorremmo capire il senso di fare arrivare tutti questi precari ai 36 mesi ed ai 18 mesi per poi lasciarli a casa disoccupati, senza stabilizzarli ed ommettendo cosi’ delle leggi nazionali (la madia e la bilancio) che servirebbero a superare il precariato ci chiediamo, perché così tanta cattiveria verso questa figura che è indispensabile, soprattutto per gli infermieri che ne fanno continuamente richiesta. Quindi, in conclusione, stiamo ancora aspettando, dopo più di un anno una risposta dalla Regione tutto questo è più che assurdo, inumano e fuori dal normale! Ci saranno ancora discriminazioni, per gli oss dell’Asl Bat in futuro?”.

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