Operatrice Socio Sanitaria confessa di ricorrere a farmaci per ridurre ansia e prevenire attacchi di panico: il reparto è troppo pesante!
Anna (nome di fantasia) è un’OSS di un reparto di medicina di un ospedale nella periferia di Roma. Ci ha scritto su suggerimento di un’amica per cercare una valvola di sfogo sulla sua situazione, ogni giorno sempre più fuori controllo. Ecco la sua storia, unica ma comune a quella di altri oss e infermieri.
Gentile collega, cosa puoi dirci riguardo al tuo posto di lavoro?
Lavoro a tempo indeterminato come Operatrice in una normale medicina a Roma. Faccio turni su 24h.
Riguardo l’ambiente di lavoro, cosa non va?
I carichi di lavoro sono pesanti, come ogni medicina. In più però dobbiamo aggiungere l’aria molto tesa che c’è. La coordinatrice pretende e mette i turni contro, concede privilegi ad alcuni e toglie ad altri. Mette zizzania. Alcuni colleghi (le mele marce sono poche ma sembrano molte) sono pronti a denunciarti qualunque cosa succede ed i pazienti lo sentono questo ambiente e sembrano anche loro peggiori.
Come ti relazioni con questo ambiente?
Malissimo. Ormai da 2 anni soffro di ansia e attacchi di panico. Mi vengono sopratutto alla mattina appena sveglia. E’ un incubo.
Quali soluzioni hai adottato?
All’inizio mi sono data malata molte volte, me ne vergogno. Sbagliavo. Poi il mio medico mi ha consigliato le EN. Ne prendevo 5 mattina e 5 sera. Ora sono a 15 a tutti i pasti. Per me è una sconfitta e non so come fare. Vorrei chiedere di cambiare reparto ma mi sento immobile.
Cosa succede quando senti l’ansia montare?
Mi manca il respiro e ho voglia di scappare. A novembre la volta più grave: mi sono dovuta togliere tutti i vestiti in spogliatoio, non ce la facevo. Respiravo forte e sentivo il cuore scoppiare. In mutande a sede per terra nello spogliatoio, che vergogna.
Grazie della concessione e di averci raccontato la tua esperienza. Purtroppo non sei l’unica ma per fortuna a tutto esiste rimedio. Ti consigliamo di considerare di cambiare reparto, come hai ipotizzato. E di rivolgerti a professionisti competenti per cercare di sciogliere questo nodo d’ansia.