OSS che sostituiscono Infermieri, una delle dinamiche su cui si reggono decine di reparti ospedalieri e non in tutta Italia. I dati dell’indagine mostrano un benestare da parte di tutti gli attori in causa.
Oss che sostituiscono Infermieri, ovvero l’abuso professionale sistematico e organizzato.
Una realtà denunciata da anni da praticamente tutti: da noi della stampa, dai professionisti Infermieri che vedono altri usurpare le proprie competenze e anche da molti OSS, stanchi di essere costretti o portati ad assumersi responsabilità penali.
Una recente indagine condotta da Assocareinformazione.it ha coinvolto sul tema 3671 Infermieri, Infermieri pediatrici e OSS.
Pubblicando uno stralcio dell’indagine, il 68% circa degli Operatori Socio Sanitari dichiara che regolarmente si appropria di competenze infermieristiche (su 1952 risposte). Di questi, il 98,4% ha dichiarato di non essersi mai opposto.
Le cause più scelte da questi operatori sono “Organizzazione del lavoro” (45,8%) e “Carenza di personale infermieristico” (37,2%).
Rispetto la natura di questi abusi, spiccano quelli in tema di “Somministrazione della terapia” (76,2%). Inquietante il 4,2% di situazioni in cui invece riguarda la “Preparazione della terapia”.
Rispetto agli Infermieri ed Infermieri pediatrici, che hanno risposto in 1719, la situazione di connivenza con la situazione è piuttosto preoccupante.
Se l’87,2% si è dichiarato contrario all’attribuzione impropria di proprie competenze verso l’OSS, il 34,8% ha però dichiarato di essere disponibile ad assecondare la faccenda se predisposta dall’Organizzazione.
Insomma, se da un lato le parole si sprecano per contrastare questo fenomeno, culturalmente esistono dei presupposti che remano in senso opposto. Con tutto l’interesse da parte delle organizzazioni nell’incentivare questa illegale consuetudine.
(I dati sono stati arrotondati al primo decimale).