Nonostante la pressione di varie organizzazioni di categoria, il futuro degli OSS italiani è ancora appeso al palo. Il Governo per ora non decide e a nulla servono le proposte.
In questi giorni abbiamo parlato su questa testate del possibile futuro professionale degli Operatori Socio Sanitari. Un futuro fatto di molte incognite, che deve passare però attraverso una necessarie evoluzione del livello formativo e culturale degli OSS italiani.
Tante le proposte in cantiere:
- elenchi regionali degli OSS (approvati da alcuni Enti territoriali);
- elenco nazionale degli OSS (proposto dall’on. Stefania Mammì);
- elenco OSS gestito dalla Fnopi (su proposta di una lettrice);
- obbligo della maturità per tutti gli OSS (con effetti anche retroattivi);
- formazione para-universitaria e non più regionale;
- equipollenza e corsi integrativi per i vecchi OSS;
- creazione di percorsi formativi di specializzazione per gli OSS;
- rivisitazione e rilancio nazionale delle norme istitutive dei Responsabili delle Attività Assistenziali (RAA), presenti in alcune Regioni italiane.
Tutte proposte che ad oggi restano al palo e che vedono la Federazione Migep e il sindacato SHC tra i maggiori promotori (pro e contro) delle singole proposte emerse.
La Politica e i politici, con il Governo e il Ministro della Salute in prima linea, hanno deciso finora di non decidere nulla e di non istituire, ad esempio, il Profilo Socio-Sanitario così come sancito dalla Legge 3/2018.
Sulla questione abbiamo ospitato nei giorni scorsi anche i punti di vista di CTS e Io sono OSS, ma che non hanno sortito da parte del Potere alcuna reazione tangibile.
E allora? Il cammino verso il rilancio della figura dell’OSS è ancora lontano, ad oggi non vi è nulla di concreto e si dovrà attendere ancora anni per vedere questa figura riconosciuta come merita, soprattutto dopo che ha preso coscienza che la formazione, il sapere e la scienza sono importanti rispetto al lavorare per lavorare.
Continueremo a parlare di questi argomenti, grazie anche all’apporto dei tanti lettori che ci stanno dando una mano a conoscere e a capire il mondo degli OSS, afflitto da mille difficoltà, ma sempre pronto a rimettersi in gioco.
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