Ci scrive Mary, OSS della Protezione Civile: “noi utilizzati dallo stato in piena emergenza Covid e poi trattati come rifiuti speciali e buttati via”.
Carissimo Direttore di AssoCareNews.it,
mi chiamo Mary e sono una Operatrice Socio Sanitaria di disoccupata da pochi mesi. Sono stata reclutata nel 2020 dalla Protezione Civile per dare man forte alle Carceri e alle RSA italiane durante le fasi più cruente della Pandemia Covid.
Da qualche mese, ovvero dal 31 maggio 2022, sono rimasta a casa. Sono ragazza madre e ho due figli minorenni. Ho accettato l’incarico con la promessa, di politici e aziende sanitarie, di essere poi stabilizzata alla fine dell’emergenza. Però nelle stabilizzazioni non rientro e non rientreranno mai nemmeno tutti i miei colleghi, ovvero 1500 Operatori Socio Sanitari che si sono sacrificati per la Nazione e che dalla Stato sono stati traditi.
Nelle scorse settimane ci sono stati tanti politici e anche la Federazione MIGEP che si sono occupati di noi, ma ad oggi nessuno del Governo ci ha risposto. Ora ci sono le Elezioni e faccio appello alla Politica perché si ricordi di noi “poveretti”.
Ho lavorato fino al 31 marzo 2022 in una RSA in Puglia, poi per altri 10 giorni a maggio 2022 nella stessa Residenza Sanitaria Assistenziale. Alla fine della partita sono stata rispedita a casa e con una pacca sulle spalle mi sono sentita dire che non avevano più bisogno di me e dei miei colleghi.
Fin dall’inizio l’incarico mi è parso strano. Senza contratto di lavoro (non abbiamo mai sottoscritto nulla), con una assicurazione che ci tutelava solo dall’infezione da Coronavirus, 4 riposi mensili, nessun contributo pensionistico e nessun bando di stabilizzazione mirato.
Di contro abbiamo lavorato come bestie da soma, ci siamo infettati, abbiamo riposato il minimo indispensabile.
L’unica cosa positiva era lo stipendio o meglio le 100 euro nette giornaliere (premio di solidarietà per 20-26 giorni lavorativi al mese) puntualmente elargito dall’ASL (senza spese di viaggio).
Durante le varie elezioni e crisi di Governo lo Stato ci ha sempre promesso di internalizzarci tramite prove concorsuali ad hoc. Nulla si è visto finora, nonostante l’interessamento di deputati e senatori, tra cui Domenico Furgiuele (Lega), Stefania Mammì (M5S), Barbara Guidolin (M5S) e Paola Boldrini (PD). A nulla sono servite varie interrogazioni parlamentari. Di recente c’è stato l’annuncio di uno sciopero mirato del Partito Radicale a favore degli OSS della protezione civile.
Sono delusa, sono avvilita. Siamo stati sfruttati fino all’osso, poi trattati come rifiuti speciali da chiudere nel ROT e smaltire quanto prima.
Grazie per aver accolto il mio sfogo.
Mary, Ex-OSS della Protezione Civile
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