histats.com
giovedì, Marzo 28, 2024
HomeIn evidenzaMary, OSS Protezione Civile: "noi utilizzati dallo stato in piena emergenza Covid...

Mary, OSS Protezione Civile: “noi utilizzati dallo stato in piena emergenza Covid e poi trattati come rifiuti speciali e buttati via”.

Pubblicità

Ci scrive Mary, OSS della Protezione Civile: “noi utilizzati dallo stato in piena emergenza Covid e poi trattati come rifiuti speciali e buttati via”.

Carissimo Direttore di AssoCareNews.it,

mi chiamo Mary e sono una Operatrice Socio Sanitaria di disoccupata da pochi mesi. Sono stata reclutata nel 2020 dalla Protezione Civile per dare man forte alle Carceri e alle RSA italiane durante le fasi più cruente della Pandemia Covid.

Da qualche mese, ovvero dal 31 maggio 2022, sono rimasta a casa. Sono ragazza madre e ho due figli minorenni. Ho accettato l’incarico con la promessa, di politici e aziende sanitarie, di essere poi stabilizzata alla fine dell’emergenza. Però nelle stabilizzazioni non rientro e non rientreranno mai nemmeno tutti i miei colleghi, ovvero 1500 Operatori Socio Sanitari che si sono sacrificati per la Nazione e che dalla Stato sono stati traditi.

Nelle scorse settimane ci sono stati tanti politici e anche la Federazione MIGEP che si sono occupati di noi, ma ad oggi nessuno del Governo ci ha risposto. Ora ci sono le Elezioni e faccio appello alla Politica perché si ricordi di noi “poveretti”.

Ho lavorato fino al 31 marzo 2022 in una RSA in Puglia, poi per altri 10 giorni a maggio 2022 nella stessa Residenza Sanitaria Assistenziale. Alla fine della partita sono stata rispedita a casa e con una pacca sulle spalle mi sono sentita dire che non avevano più bisogno di me e dei miei colleghi.

Fin dall’inizio l’incarico mi è parso strano. Senza contratto di lavoro (non abbiamo mai sottoscritto nulla), con una assicurazione che ci tutelava solo dall’infezione da Coronavirus, 4 riposi mensili, nessun contributo pensionistico e nessun bando di stabilizzazione mirato.

Di contro abbiamo lavorato come bestie da soma, ci siamo infettati, abbiamo riposato il minimo indispensabile.

L’unica cosa positiva era lo stipendio o meglio le 100 euro nette giornaliere (premio di solidarietà per 20-26 giorni lavorativi al mese) puntualmente elargito dall’ASL (senza spese di viaggio).

Durante le varie elezioni e crisi di Governo lo Stato ci ha sempre promesso di internalizzarci tramite prove concorsuali ad hoc. Nulla si è visto finora, nonostante l’interessamento di deputati e senatori, tra cui Domenico Furgiuele (Lega), Stefania Mammì (M5S), Barbara Guidolin (M5S) e Paola Boldrini (PD). A nulla sono servite varie interrogazioni parlamentari. Di recente c’è stato l’annuncio di uno sciopero mirato del Partito Radicale a favore degli OSS della protezione civile.

Sono delusa, sono avvilita. Siamo stati sfruttati fino all’osso, poi trattati come rifiuti speciali da chiudere nel ROT e smaltire quanto prima.

Grazie per aver accolto il mio sfogo.

Mary, Ex-OSS della Protezione Civile

Leggi anche:

Coronavirus. Oltre 20.000 OSS rispondono al bando anti-Covid della Protezione Civile.

OSS nelle carceri assunti mediante la Protezione Civile sono da stabilizzare.

Angelo, OSS della Protezione Civile: “io lavoro in carcere, ma che ne sarà di noi alla scadenza del Contratto?”.

RELATED ARTICLES

1 commento

Comments are closed.

Novità

© 2023-2024 Tutti i diritti sono riservati ad AUSER APS - San Marco in Lamis - Tra sanità, servizi socio sanitari e recupero della memoria - D'intesa con AssoCareINFormazione.it.

© 2023-2024 ACN | Assocarenews.it

Quotidiano Sanitario Nazionale – In attesa di registrazione al Tribunale di Foggia.

Direttore: Angelo “Riky” Del Vecchio – Vice-Direttore: Marco Tapinassi

Incaricati di Redazione: Andrea Ruscitto, Lorisa Katra, Luigi Ciavarella, Antonio Del Vecchio, Francesca Ricci, Arturo AI.

Per contatti: WhatsApp > 3474376756Scrivici

Per contatti: Cell. > 3489869425PEC

Redazione Centrale: AUSER APS - Via Amendola n. 77 - San Marco in Lamis (FG) – Codice Fiscale: 91022150394