Maria, OSS: “sono caduta mentre cercavo di rincorrere un Paziente demente, ma non mi riconoscono infortunio”.

Ci scrive Maria Berardi, Operatrice Socio Sanitaria: “sono caduta mentre cercavo di rincorrere un Paziente demente, ma non mi riconoscono infortunio”.

Carissimo Direttore di AssoCareNews.it,

un paio di settimane fa mentre rincorrevo un Paziente con Demenza, che era in procinto di assalirne un secondo dopo improvviso scatto d’ira, sono caduta inciampando contro un sedia e mi sono slogata un polso.

Mi chiamo Maria Berardi, sono oss da 15 anni e lavoro presso una RSA privata in Molise. Inizialmente dopo la caduta mi sono subito ripresa, ho messo del ghiaccio sul polso e ho preferito continuare a lavorare, anche perché siamo sotto di personale e non c’era nessuno disposto a sostituirmi.

La sera il polso si è gonfiato ed è diventato tutto scuro. Ho preso una Tachipirina per il dolore e mi sono messa a letto. La mattina successiva vedevo le stelle. Non ero in grado di lavorare e il polso mi faceva male più di prima. Così ho deciso di andare in ospedale e dopo ore di attesa in Pronto Soccorso mi hanno diagnosticato una micro-frattura ricomponibile con valva gessata: 15 giorni di prognosi e nessun infortunio.

A quanto pare avrei sbagliato a non andare subito in PS e dovevo abbandonare il lavoro seduta stante. Non l’ho fatto perché sono legata a quello che faccio e non mi pareva giusto lasciare da sole le colleghe, già oberate da una mole di lavoro senza eguali in passato.

Mi sono dovuta mettere in malattia per 10 giorni e poi sono rientrata al mio posto. Ora ho ancora dolore al polso, ma con una benda elastica e un tutore riesco a lavorare bene.

Possibile che noi lavoratori non dobbiamo mai essere tutelati fino in fondo. Possibile che i sindacati e i Governi devono trovare sempre degli escamotage per mettercelo nel…

Non voglio andare oltre, vi saluto e vi faccio i complimenti per quello che fate e scrivete tutti i giorni.

Buon lavoro.

Maria Berardi, OSS