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venerdì, Marzo 29, 2024
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Il Presidente Mattarella dimentica gli OSS: nessuna medaglia d’oro per loro nonostante morti e sofferenze durante Pandemia Covid.

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dimentica gli OSS: nessuna medaglia d’oro per loro nonostante morti e sofferenze durante Pandemia Covid.

Egregio Direttore,

c’è un’unica sorpresa nell’uovo di Pasqua: gli OSS non vengono premiati con la medaglia d’oro, non hanno rischiato la loro vita nella pandemia, non sono morti i loro colleghi, non si sono contagiati, non rischiano tutti i giorni la loro salute? Vengono considerati una manovalanza a costo zero, gli stessi sindacati sono silenti e pongono per gli OSS carichi di lavoro senza un degno riconoscimento economico.

La Fnopi propone una nuova figura negando qualsiasi confronto con la nostra federazione OSS. La Commissione nominata dal Ministro Schillaci ha fatto uno “sfregio” per questa professione, i politici silenziosi non fanno nulla per richiamare il Ministro della Sanità nella mancata stima e rispetto da parte del Governo e dello Stato nel non riconoscere l’onorificenza concessa dal Presidente della Repubblica anche agli operatori socio sanitari.

A nostro avviso dovrebbe esserci una manifestazione di stima e rispetto da parte dello Stato attraverso l’onorificenza concessa dal Presidente della Repubblica anche agli operatori socio sanitari. Una professione che con impegno ha lavorato in trincea con scarpe di cartone, senza armi, ma con spirito del dovere verso uno Stato che ha avuto bisogno di questi operatori, invece viene, tralasciata, ignorata con occultamento della figura, negando l’esistenza di oltre 350 mila OSS.

L’evoluzione della professione OSS è decisa dai sindacati, dalle regioni e dalla Fnopi, verrà ingessata e gli OSS saranno considerati manovalanza.

Ci auguriamo che la categoria OSS possa trovare coraggiose scelte attraverso gli Stati Generali per risolvere la grave crisi di sostenibilità della Professione che, lentamente ma inesorabilmente, sta perdendo il diritto costituzionale di essere un professionista. Un diritto fondamentale che, si sta trasformando come forza lavoro a basso costo e zero considerazione. Bisogna pensare che c’è la necessita e l’urgenza di costruire un registro nazionale; è ormai scaduto il tempo della “manutenzione ordinaria” ed è urgente agire per ripristinare i princìpi di uguaglianza, equità e universalismo nel sistema salute. #SalviamolaProfessioneOSS

Gli Stati Generali della professione continuerà a battersi per difendere i diritti di tutti gli OSS costruendo un registro nazionale perché, la professione OSS è come la salute: ti accorgi che esiste solo quando l’hai perduta. Il 20 aprile saremo in Sardegna per dare voce alla Professione OSS.

Abbiamo scritto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Ministro della Salute ricordandoGli che hanno dimenticato l’essenziale ruolo degli OSS, dimenticarli in questo elogio è uno “sfregio” per l’intera professione, per tutti i cittadini fragili che sono morti nelle loro braccia, per tutti quei cittadini che li hanno ringraziati per averli sostenuti nella pandemia, per tutti i loro colleghi morti nel svolgere il proprio dovere, ma soprattutto viene a mancare stima e rispetto da parte dello Stato nel non riconoscere l’onorificenza a questi operatori importanti nell’assistenza; oggi dopo aver combattuto in prima linea la pandemia sopperiscono alla carenza infermieristica con tutti i rischi connessi con abuso di professione.

Ci rivolgiamo ai colleghi OSS che è importante, e che puoi contare sull’indipendenza e rigore degli Stati Generali della professione OSS: scegli di essere al nostro fianco, costruisci il registro nazionale dell’OSS per diventare un collegio, non girarti dall’altra parte, sostieni la tua professione, sostieni il registro nazionale dell’OSS.

Il team degli Stati Generali
Rizzato Simone – Loredana Peretto – Angelo Minghetti

 


La lettera al Presidente Mattarella

Al Presidente della Repubblica – Sergio Mattarella

Al Ministro della Salute – Orazio Schillaci

Egregi,

la Federazione Migep delle Professioni Sanitarie e Socio-Sanitarie, maggiormente rappresentativa, che opera da ben 23 anni sul territorio Nazionale ed è invitata a fianco a tutti gli Ordini a confrontarsi sui temi importanti del Sistema Salute, affinché, l’OSS possa interagire con la propria voce e dare risalto alla sua professione.

Apprendiamo con molto rammarico, che anche stavolta, gli OSS sono stati esclusi dall’onorificenza che sarà concessa dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministro della Salute Orazio Schillaci.

350 mila operatori socio sanitari hanno rischiato la loro vita nella pandemia, sono considerati una manovalanza a costo zero. Sono arrivati spesso fino alle estreme conseguenze, di aver messo a rischio la loro vita e quelli dei loro cari. Molti di loro dormivano nelle strutture in sgabuzzini, hanno perso colleghi che sono morti nell’esercizio della loro professione, vittime di una pandemia, ma, non sono ricordati e come se fossero dei fantasmi.

Questi operatori si sono prodigati durante quei terribili tempi, al fine del contenimento del virus e a tutela della salute della nostra comunità sociale e dei cittadini fragili. Molti sono stati reclutati dalla protezione civile per servire lo Stato, per poi essere abbandonati senza un ringraziamento, soldati mandati in trincea impreparati, senza armi, con scarpe di cartone.

L’OSS e quella revisione del profilo professionale che non c’è, ma serve quando manca l’infermiere.

Da sempre ci siamo battuti per arrivare ad ottenere una Formazione che facesse veramente crescere gli OSS, andando a riconoscere questi operatori finalmente come Professionisti. Tutto questo non viene riconosciuto…anzi, si scarica sugli OSS maggiore lavoro, maggiori responsabilità!! Riteniamo che sia stato fatto uno “sfregio” per questa professione, la medaglia d’oro rappresenta per questi operatori un riconoscimento di tutto quel sacrifico e straordinario lavoro che hanno fatto per contenere nelle strutture il virus, aiutando i più fragili, ma soprattutto vedere nei loro occhi che si spegnevano il dolore nel non avere affianco i propri cari, ricevendo come ultimo saluto una carezza come se fossero i loro figli, hanno sostenuto le famiglie nel loro dolore. Se da una parte ci sono preclusioni sul fatto che l’OSS non possa ricevere la medaglia d’oro, e non debba ampliare ed evolvere la sua Professione e Professionalità, dall’altra parte un occultamento della figura, rimane senza dubbio preoccupante le modalità e gli scenari che si vanno aprendo riguardo a questa figura di “Super-OSS/ Vice-Infermiere”.

Non si fa riferimento da nessuna parte al ruolo socio sanitario, e all’area socio sanitaria degli OSS che abbiamo conquistato con sacrifico. Anche Lei Ministro come il precedente Ministro dimentica l’essenziale ruolo degli OSS, dimenticarli in questo elogio è uno “sfregio” per l’intera professione, per tutti i cittadini fragili che sono morti nelle loro braccia, per tutti quei cittadini che li hanno ringraziati per averli sostenuti nella pandemia, per tutti i loro colleghi caduti nel loro dovere, ma soprattutto viene a mancare stima e rispetto da parte dello Stato e del Governo nel non riconoscere l’onorificenza a questi operatori importanti nell’assistenza, perché oggi dopo aver combattuto in prima linea la pandemia sopperiscono alla carenza infermieristica con tutti i rischi connessi con abuso di professione.

La nostra personale richiesta possa essere frutto di una valutazione della competente Commissione Centrale Permanente e dal suo mandato come Ministro della Salute e a Lei Presidente della Repubblica che ha combattuto nel bene di questo Paese, di dare a questa professione, l’opportunità di essere presente con le altre professioni a ricevere questo importantissimo riconoscimento anche se non è un Ordine.

Nella speranza che questa missiva non sia evasa come le altre, perché, la professione OSS è come la salute: ti accorgi che esiste solo quando l’hai perduta.

Gli Operatori Socio Sanitari

Migep Federazione Nazionale della Professione Sanitaria e Socio Sanitaria

Stati Generali Loredana Peretto

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