Gli OSS curano con la carezza e con il sorriso, ma vengono chiamati impropriamente “lavasederi”. Eppure senza di loro le strutture chiuderebbero. Eppure molti di loro sono morti ai tempi del Covid-19. Ecco chi sono.
Si chiamano operatori e non sono proprio dottori, ma di malattie ne san curare molte perché un abbraccio, un bacio, una carezza possono bastare, a volte. Impropriamente detti, volgarmente, “lavasederi”. In realtà si fanno un mazzo tanto, lavoran come muli.
Arrivano a fine turno tutti spettinati, con gli occhi stanchi morti, e i timpani abbucaltati, con la rotula artificiale e la rachide spezzata continuan,senza sosta, a rispondere alla chiamata, di chi non si zitta mai e si chiama campanello, che a volte può mandare anche fuori di cervello!
Coronavirus. Ecco tutti gli Operatori Socio Sanitari (OSS) deceduti per Covid-19.
Un sorriso sempre a tiro e una battuta fresca e ganza: ingredienti principali per entrare in una stanza in cui alloggia qualche anziano (un pò dimenticone e a cui tremola la mano) a cui serve [ed ecco il nomignolo]
un aiuto dalla testa al mignolo.
Ecco perché il soprannome: perché in mezzo ci sta sempre un sederone! Questo si chiama Operatore con la O maiuscola, come Onore.
Anche se a volte gli vien da mollare, da non andare via ma proprio scappare, qualcosa lo trattiene e lo fa rinsavire e su questo non c’è alcunché da ridire, è un qualcosa che appare come una visione, qualcosa di grande e che si chiama PASSIONE!
Paniela Pancellini, OSS