Ci scrive Antonio, OSS: “chiudiamo tutte le associazioni e pensiamo ad una Federazione Nazionale degli Operatori Socio Sanitari”.
Carissimo Direttore di AssoCareNews.it,
è da un po’ di anni che la seguo e vedo che la sua è una delle poche testate sanitarie che riesce a dire le cose come stanno. In un momento di incredibile rivoluzione-evoluzione per la professione dell’Operatore Socio Sanitario, che abbandonerà definitivamente il ruolo tecnico cessando di essere a supporto dell’Infermiera, si rende quanto mai necessaria la costituzione di una Federazione Nazionale della categoria.
Io sono un OSS e lavoro da 15 anni in una RSA in Lombardia. Le assicuro che ne ho visti di abusi e di presunzioni: da una parte i miei colleghi che da anni continuano a fare quello che fanno gli Infermieri, dall’altra gli Infermieri che pretendono da noi operatori di fare cose prettamente sanitarie.
Da una parte vi è il continuo abuso di professione, dall’altra il mero sfruttamento. E non mi vengano a dire che non è vero.
Poco fa leggevo del DDL della senatrice Boldrini e delle iniziative della senatrice Guidolin. Belle cose, ben fatte, molto utili per la categoria, ma credo che la prima cosa che si debba fare è l’istituzione di una Federazione Nazionale degli Operatori Socio Sanitari (FNOSS), che ci possa rappresentare in maniera unitaria e che possa garantire soprattutto il cittadino rispetto ad OSS che si formano continuamente e che posseggono un bagaglio di competenze e di esperienze che altre figure non hanno. In fondo siamo gli unici ormai che mettiamo le mani sui Pazienti, Medici e Infermieri non lo fanno più da tempo.
Continua ad assistere a proposte confusionarie e finalizzate a sé stesse di Associazioni OSS che possono contare su qualche centinaio o a volte qualche decina di iscritti è diventato ormai scocciante. C’è troppa confusione nella categoria ed è arrivato il momento di fermarci, di pensare cosa siamo diventati e cosa possiamo fare per i nostri Assistiti: formiamo questa benedetta Federazione e sciogliamo tutte le associazioni, perché sono proprio loro che continuano a rallentare la crescita dell’Operatore Socio Sanitario.
Alle senatrici Boldrini e Guidolin dico di presentare un DDL su questo, a sostegno di quanto di buono realizzato finora.
Grazie Direttore, spero mi darà lo spazio che desidero.
Antonio Falcone, Operatore Socio Sanitario
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