Ci scrive Enrico Felici, OSS: “io costretto a posizionare catetere vescicale perché Infermiere svenuto; cosa dovevo fare?”.
Carissimo Direttore,
mi chiamo Enrico, sono un OSS di 35 anni, e lavoro da 4 anni in una nota RSA in Emilia Romagna. Vi racconto brevemente cosa mi è accaduto, da allora ho paura che mi arrivi qualche denuncia per abuso di professione.
Durante il turno di notte l’Infermiere in turno con me ha perso conoscenza per un crisi ipovolemica e ho dovuto soccorrerlo. Nel frattempo avevo già preparato il materiale per posizionare un catetere vescicale ad un nonnino che aveva problematiche alla prostata.
Proprio l’Infermiere mi aveva spiegato qualche minuto prima che l’uomo aveva un globo vescicale e che andava posizionato CV per liberare la vescica.
Poi il malore del collega. Il Paziente anziano continuava a suonare e ad urlare, non sapevo che fare. In attesa dell’arrivo del 118, allertato per l’Infermiere e anche per l’Assistito, ho deciso di prendere l’iniziativa e di posizionare il CV in autonomia, pur sapendo di non averne le competenze.
Alla fine il posizionamento è riuscito perfettamente, l’uomo è riuscito a urinare e all’arrivo dei mezzi di soccorso l’Infermiere del 118 ha verificato che tutto fosse stato compiuto correttamente.
La notizia si è diffusa l’indomani tra gli altri Infermieri e gli altri OSS. Qualcuno di loro mi ha impaurito, dicendo (e ne sono consapevole) che quello compiuto da me era ed è un abuso professionale e che ero e sono passibile di denuncia.
Ad oggi non è arrivata alcuna denuncia, ma la notte non dorme. E se facevo del male all’Assistito? Forse ho fatto una emerita cavolata, ma sono pronto a pagare per l’errore compiuto.
Distinti saluti.
Enrico Felici, Operatore Socio Sanitario di RSA
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