Tra qualche settimana potrebbero essere avviati a Forlì corsi gratuiti per Diventare Operatori Socio Sanitari (OSS). Lo riferiscono Cgil, Cisl e Uil.
Manca personale nelle strutture assistenziali e socio sanitarie della Romagna. Con il recente avviso pubblico emanato dall’AUSL, poi, c’è il rischio che le case di riposo, i centri diurni e le Aziende Servizi alla Persona restino senza Operatori Socio Sanitari nel giro di pochi mesi. A ciò vanno aggiunte le assunzioni di massa dalla graduatoria concorsuale della stessa azienda sanitaria locale.
Di questo problema se n’è discusso nei giorni scorsi durante il comitato territoriale di Distretto, che coincide con i 15 comuni forlivesi.
“Con i nostri uffici, stiamo sondando la capacità del Comune di Forlì di erogare risorse sufficienti a finanziare corsi da operatore socio-sanitario, dando così una risposta concreta all’emergenza occupazione” – ha riferito l’assessore al welfare Rosaria Tassinari, nella sua veste di presidente del Comitato territoriale.
“Oltre a coloro che sono stati sospesi per non essersi vaccinati, ci sono i sanitari risultati positivi al Covid, i quarantenati, quelli in malattia e, molto più semplicemente, quelli che hanno diritto a qualche giorno di ferie dopo quasi due anni di emergenza pandemica. La situazione è molto complessa, ascrivibile anche a ragioni di lungo corso e non facilmente risolvibile” – continua Tassinari.
A dare man forte alle preoccupazioni distrettuali sono intervenuti anche Cgil, Cisl e Uil, che hanno confermato l’impegno di Ausl Romagna “a proseguire nell’azione di supporto con propri organici nel mantenimento dei livelli dei servizi per gli ospiti nelle residenze per anziani”.
La triplice sindacale ha proposto di condividere un documento di denuncia da inviare ai livelli superiori, nel quale chiedere lo sblocco del numero chiuso delle facoltà sanitarie e la definizione di percorsi gratuiti per l’ottenimento della qualifica di Oss.
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[…] “Oltre a coloro sospesi per non essersi vaccinati, ci sono i sanitari risultati positivi al Covid, i quarantenati, quelli in malattia e, molto più semplicemente, quelli che hanno diritto a qualche giorno di ferie dopo quasi due anni di emergenza pandemica. La situazione è molto complessa, ascrivibile anche a ragioni di lungo corso e non facilmente risolvibile” ha concluso Tassinari, secondo quanto riportato da assocarenews.it. […]