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martedì, Marzo 19, 2024
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Coronavirus. OSS precari rischiano il contagio e la vita gestendo Pazienti con COVID-19. Polemiche a Brindisi.

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Emergenza Coronavirus. Operatori Socio Sanitari precari di Brindisi continuano a rischiare il contagio e la vita gestendo Pazienti con COVID-19.

Carissimo Direttore di AssoCareNews.it,

vorrei informarvi in maniera sintetica della situazione che viviamo noi OSS precari nell’ASL di Brindisi. Facciamo parte di una graduatoria del lontano 2009. Tale graduatoria é stata ferma per tanti anni. Lavoriamo da circa due anni chi piú chi meno siamo circa 170 per asl Br.

In questa situazione di emergenza noi SOFFRIAMO 2 VOLTE, in quanto abbiamo paura di essere contagiati per carenza di DPI e di contagiare le nostre famiglie (É GIÁ SUCCESSO) e poi il 31 LUGLIO 2020 il direttore generale ci vuole buttere per strada. Il bravo D.G. dell Asl di BR non ci considera comparto SANITA e mentre rinnova a tutti i precari fino al 31/12/2020 a noi ci esclude mentre nelle altre asl pugliesi esempio LECCE E TARANTO sono stati rinnovati tutti i contratti di precari compresi OSS FINO AL 31/01/2021.

Si puó METTERE così A RISCHIO una persona senza tutele? Senza DPI? Perché noi precari siamo i primi a essere mandati in prima linea e noi per dovere e missione ci mettiamo a disposizione.

Spero che vogliate saperne di piú.

Cordiali saluti.

Una OSS in graduatoria a Brindisi

PS = Vi suggerisco anche questo servizio, che spero pubblichiate.

 


Crescono i contagi tra gli Oss precari, continua il silenzio delle istituzioni.

Fonte: Brindisisettenews.it

Decine di dipendenti “precari” in servizio presso l’ASL di Brindisi, con qualifica di “Operatore Socio Sanitario”, assunti in virtù di contratti a tempo determinato con ultima proroga disposta solo sino al 31.07.2020 a differenza di ciò che accadeva nell’ASL di Lecce e Taranto, chiedono di essere ascoltati. In molti si ammalano e portano il covid-19 nelle loro case.

I contagi aumentano, ma rischiare la vita da precari è terribile.

“Duole constatare che ad oggi alcun reale e concreto riscontro alle precedenti comunicazioni a mia firma inviate giungeva – scrive in una lettera l’avvocata Maria Greco – Invero, tutti i miei clienti continuano a subire una violazione di tutti i diritti costituzionalmente tutelati: si pensi in primis al diritto al lavoro ed all’uguaglianza, dal momento che gli stessi sono stati già pregiudicati dall’omesso scorrimento della graduatoria del 2009 e ad oggi, non è dato di comprendere la ragione logica della proroga effettuata sino a luglio 2020!

È doveroso, inoltre, evidenziare la violazione anche del diritto alla salute, completamente compromesso nel presente periodo lavorativo, poiché, molti dei miei assistiti lavorano nelle rispettive unità di appartenenza e competenza, nonché nei vari contesti sanitari, nella situazione drammatica dell’assenza o carenza dell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale necessari ad evitare il contagio, nella specie delle mascherine tipo FFP2- FFP3, dei guanti, dei caschi di protezione con mascherina in plexigass e di ogni altro dispositivo necessario per evitare il contagio. Da quanto appena discende l’elevato rischio di contagio che ad oggi, peraltro, si è già verificato fra i miei assistiti provocando gravissimi danni fisici e psico- fisici per gli stessi e per i loro nuclei famigliari. Sono molteplici le situazioni problematiche che si potrebbero enunciare, si pensi a titolo esemplificativo che è già accaduto che dei miei assistiti, durante l’espletamento delle proprie mansioni lavorative, siano entrati in contatto con pazienti positivo al Covid19, senza aver utilizzato i dispositivi di protezione individuali, con ogni conseguenza facile da comprendere per la propria salute e quella altrui. Si segnalano, inoltre, casi di pazienti che sono trasportati in barelle non adeguate di cui, solo successivamente si scopre la positività; i tamponi non vengono eseguiti a tutto il personale.

Purtroppo, si potrebbe continuare a scrivere tanto altro sulle gravi carenza organizzative di questa grave emergenza sanitaria che sta coinvolgendo, in prima persona, i miei assistiti che ad oggi subiscono anche la decisione assunta dall’Asl di una proroga illogica del contratto lavorativo con scadenza 31.07.2020. Alla luce di quanto esposto sollecito la proroga urgente dei contratti di tutti i miei assistiti e l’adozione di ogni provvedimento a loro tutela anche considerando la perdita di chance già subita dagli stessi, valutando, quindi, anche la dovuta misura della stabilizzazione. Preme precisare che la pubblicazione della graduatoria del concorso degli Ospedali Riuniti di Foggia non osta alla proroga dei contratti dei miei clienti, atteso che quest’ultima è gravata da numerosi ricorsi in autotutela a cui seguiranno certamente ricorsi dinanzi al TAR data l’illogicità con cui è stata predisposta. Con ampia riserva di agire in ogni sede Giudiziaria di competenza per tutelare gli interessi di tutti i miei assistiti”.

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