Il Partito Democratico scende in campo per difendere i partecipanti al mega-Concorso per OSS svoltosi nel 2019 in Liguria. Bocciato dal Consiglio di Stato, forse è tutto da rifare.
Sul blocco del Concorso Oss Liguria 2019 continuano le polemiche. Ora scendono in campo Luca Garibaldi e Pippo Rossetti del PD: “di chi è la grave responsabilità? Toti non c’era o se c’era dormiva? La sanità è in ginocchio, manca personale e il primo concorso indetto viene bloccato perché mancavano i timbri e la firma sui fogli dei test scritti”.
Il Consiglio di Stato, come noto, ha bloccato il maxi concorso indetto nel novembre 2019 da Alisa per assumere almeno 274 operatori socio-sanitari in Liguria. La decisione è arrivata con l’ordinanza che ha respinto la richiesta dell’Agenzia di sanità ligure di sospendere in via cautelare la sentenza di primo grado del Tar, che aveva dato ragione ai candidati promotori del ricorso.
“In Regione non si facevano concorsi per Operatori Socio Sanitari dal 2011, e il primo fatto in sei anni dalla giunta Toti è stato bloccato dal Tar e dal Consiglio di Stato per ‘irregolarità formali’: perché i fogli su cui si sono svolti i test scritti a risposta multipla non erano stati preventivamente validati con timbro e firma di un membro della commissione. Di chi è la grave responsabilità?” – si chiedono all’unisono Garibaldi e Rossetti.
“Un concorso bisognava farlo già nel 2015, non appena insediata la Giunta Toti-Viale ma solo nel 2017 hanno deciso di fare un bando. Le prove per il concorso per i circa 270 Operatori socio sanitari sono partite a novembre 2019, dopo aver escluso circa duemila concorrenti, nel frattempo è subentrata Quota cento, che ha portato a una riduzione del personale già risicato, e poi è arrivato anche il Covid, che ha rallentato ulteriormente i tempi: la sanità è in piena emergenza e ora ci troviamo di fronte a delle prove annullate dal Tar, che non ha lesinato critiche sul modo in cui è stato gestito l’esame” – chiosano i due esponenti regionali del Partito Democratico.
E non è tutto, in conclusione i due politici ricordano che: “il concorso del 2021 per 159 Oss per La Spezia ha escluso quasi totalmente professionisti che operano nel settore da oltre vent’anni (che hanno fatto ricorso) e che speravano in un’assunzione a tempo indeterminato e che invece oggi sono fermi in un limbo”.
