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Con la scusa del Covid l’85% degli Oss costretti all’abuso della Professione Infermieristica.

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Da una indagine di AssoCareInformazione.it emerge un dato allarmante, su 1000 OSS oltre 850 ammettono di essere stati costretti a fare gli Infermieri. E questo soprattutto durante la fase acuta della Pandemia da Covid-19.

Il Coronavirus non ha portato solo morti e contagi all’interno delle Professioni Sanitarie, Socio-Sanitarie e Tecnico-Sanitarie, ma ha condotto a forme di sfruttamento senza precedenti nei confronti degli Operatori Socio Sanitari, costretti da dirigenze senza scrupoli e senza scienza/coscienza ad abusare della Professione Infermieristica.

Nei giorni scorsi la Federazione Migep e il sindacato SHC OSS avevano diffidato il Ministro della Salute Roberto Speranza e invitato i Carabinieri del NAS a prendere coscienza di quanto è accaduto e di quanto sta accadendo in Italia, chiedendo interventi celeri per debellare un fenomeno che mette a forte rischio la salute del Cittadino-Paziente-Utente.

OSS costretti all’abuso di Professione Infermieristica: insorgono Migep e Shc, che denunciano ai NAS.

Ad oggi non si è avuta alcuna risposta da parte di Speranza o di chi per lui, all’insegna del motto “durante il Covid tutto è possibile“. Alla faccia dell’Assistito, ovviamente, che rischia giorno dopo giorno a causa di controlli che non ci sono e di poveri OSS costretti a fare un lavoro per cui non sono stati formati.

L’indagine di AssoCareInformazione.it: l’85% degli OSS ammette di aver compito abusi su imposizione di Infermieri, Dirigenti Infermieri, Coordinatori Infermieri e Dirigenti di strutture e case di cura private.

Dall’analisi dei dati emersi da una recente indagine di AssoCareInformazione.it emerge l’incredibile, ovvero che quanto lamentato da Migep e SHC risponde al vero.

Dal 1 maggio 2020 al 31 luglio 2020 sono stati intervistati ben 1000 OSS provenienti da tutta Italia e operanti nel settore pubblico o nel privato (divisi equamente tra Nord, Sud, Centro e Isole maggiori):

  • 33% provenienti da aziende pubbliche (AUSL, ULSS, ASST, ASP siciliane, IRCCS, altri Enti);
  • 33% aziende private (case di riposo, RSA e Centri Diurni, case famiglia);
  • 34% aziende miste, agenzie interinali o cooperative (IRCS religiosi e Aziende Servizi alla Persona).

Di questi:

  • 85% ha risposto di aver abusato della Professione Infermieristica;
  • 8% riferisce di aver fatto solo l’OSS e di essersi attenuto a quanto prescritto al Profilo dell’Operatore Socio Sanitario;
  • 7% ha preferito non rispondere.

Ma il dato più eclatante è un altro:

  • 70% ammette che il fenomeno si è acuito durante la fase acuta della Pandemia da Coronavirus in Italia (marzo – maggio 2020);
  • 22% riferisce che il fenomeno era presente anche prima del Covid;
  • 8% non risponde.

E non è tutto. In cosa consisterebbe l’abuso? Ecco cosa hanno risposto gli OSS interpellati:

  • 72% > somministrazione di terapia a pazienti non collaboranti (anche attraverso SNG e PEG e gestione fleboclisi);
  • 13% > medicazioni avanzate lesioni cutanee;
  • 7% > preparazione e somministrazione nutrizione enterale;
  • 8% > altro (tra cui gestione cateteri vescicali e accessi venosi periferici).

La sensazione che qualcosa fosse sfuggito di mano alle dirigenze a i coordinatori era nell’aria, ora si ha la certezza (anche se di parte) di un fenomeno che sembra sommerso, ma che è sotto gli occhi di tutti, anche se in tanti fanno finta di non vedere.

Cosa deciderà di fare il ministro Speranza per tutelare OSS e Cittadini (ma anche gli stessi Infermieri, che restano responsabili per le attribuzioni di attività agli Operatori Socio Sanitari)?

Ne sapremo di più nei prossimi giorni, intanto della questione continueremo ad occuparcene.

Leggi anche:

Rapporto Infermiere – OSS: delega o attribuzione dei compiti?

Oss, vietata somministrazione terapia: si rischia la galera. Pene anche per l’Infermiere.

Profilo Professionale dell’OSS. Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2001. Ambiti di lavoro e competenze.

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