Gli Operatori Socio Sanitari e Assistenziali in fermento
Il Comitato Nazionale Operatori Socio Sanitari ed Assistenziali “Io sono Oss” è al lavoro da mesi per chiedere i riconoscimenti contemplati nella Legge n. 3/2018 (ex-Decreto legge Lorenzin). Lo riferisce la stessa organizzazione in una nota diffusa alla stampa dall’associazione “Azione Oss” di Genova.
L’organizzazione si è prefissata degli obiettivi molto chiari, che cercherà di raggiungere d’intesa con i ministeri della Salute e dell’Istruzione, come noto presieduti rispettivamente da Giulia Grillo e da Marco Bussetti.
Ecco i punti principali delle numerose richieste sollevate dal Comitato, così come illustratici dal coordinatore nazionale Luca Gusperti:
- incontro con il ministero della Salute, appena possibile, per la ricostituzione del tavolo ministeriale sugli Operatori Socio Sanitari;
- costituzione del registro nazionale degli OSS, onde evitare situazioni spiacevoli e tutelare gli operatori onesti e il cittadino;
- riqualifica di tutte le altre figure afferenti all’area socio-sanitaria (Asa, Osa, Ota, Adesso, ecc.);
- assistenti famigliari (badanti) dovranno seguire i corsi per OSS per poter svolgere le loro funzione;
- formazione unica a livello nazionale;
- contratto unico nazionale degli operatori socio sanitari ed assistenziali;
- obbligo Educazione continua in medicina (ECM).
Gli OSS, in altre parole, cercano riconoscimenti e tutele nell’interesse della categoria, ma anche del Cittadino, che ha il diritto ad essere assistito da personale qualificato nell’ambito delle attività domestico-alberghiere.