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CISL: OSS devono accompagnare i Pazienti lungo i percorsi assistenziali e diagnostici intra-aziendali. AUSL dice no.

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Polemiche in Toscana tra l’AUSL Nord Ovest e la CISL: “i trasporti intra-ospedalieri dei Pazienti devono essere effettuati in presenza di un Operatore Socio Sanitario”. La risposta dell’Azienda è pesante.

Continuano le polemiche tra la CISL FP e la direzione generale dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest relativamente ai trasporti intra-aziendali dei Pazienti, oggi affidati ad una ditta esterna, ma che per il sindacato devono essere effettuati in presenza di almeno un Operatore Socio Sanitario (OSS). A scendere in campo qualche giorno fa è stato il segretario generale della CISL FP Enzo Mastorci, che ha puntato il dito contro l’AUSL, rea di non rispettare gli accordi.

La replica seccata dell’AUSL.

Non si è fatta attendere la dura replica dell’Azienda sanitaria: “la Cisl Toscana nord sta confondendo probabilmente ciò che è recentemente avvenuto in materia di ‘cambio appalto’ e anche il ruolo degli operatori socio sanitari all’interno dell’azienda”.

“In primo luogo – ricordano dall’AUSL – si ribadisce che il capitolato è di carattere regionale: va a omogeneizzare le procedure in tutte le strutture sanitarie ed è stato elaborato da un collegio tecnico che comprendeva operatori esperti di varie Asl. Negli ultimi mesi si è sviluppato (ben prima della definizione e dell’aggiudicazione dell’appalto) un percorso di partecipazione, che ha coinvolto anche la Cisl. Infatti, sono stati effettuati incontri con il tavolo tecnico e con le organizzazioni sindacali e il 30 gennaio 2022 è stato firmato un accordo per il cambio di appalto con Cgil, Cisl e Uil. Negli incontri sono stati discussi aspetti importanti come il passaggio dei lavoratori in termini di contratto nazionale di lavoro, il mantenimento del posto di lavoro e l’orario; è stata anche affrontata la questione della presenza di personale Oss in alcuni presidi”.

I trasporti soggetti a gara.

E non è tutto: “i trasporti di beni e pazienti sono, dunque, stati oggetto di una gara per il cambio del gestore e i servizi dati in appalto non sono stati modificati”.

L’AUSL ricorda che è sempre l’Azienda a stabilire la tipologia del trasporto: quando non comporta una particolare complessità, tale da dover impegnare personale sanitario, viene affidato appunto alla “squadra trasporti”, composta comunque da operatori che devono aver svolto un adeguato percorso formativo (lo richiede espressamente il capitolato).

Vi è una azienda esterna deputata ai trasporti e si può scegliere di abbinare ad essa un OSS.

“Altrimenti si può eventualmente decidere di affiancare l’operatore della ditta esterna con un operatore socio sanitario o un infermiere. Non è vero quindi che il paziente non è accompagnato dall’operatore socio sanitario (oss), ma ‘può essere accompagnato anche dall’oss’ se le condizioni cliniche lo richiedono. È un tipo di trasporto che è sempre esistito, così come le modalità con cui viene attivato. Il cambio di appalto è stato attivato nel corso del mese di settembre e le date in cui la nuova ditta sarebbe subentrata sono state comunicate sia alle organizzazioni sindacali che hanno partecipato al percorso di confronto descritto in precedenza, sia ai sindacati “interni”, con una specifica comunicazione inviata il 14 febbraio scorso. In quella stessa comunicazione la Cisl è stata invitata a un incontro interno, che si è tenuto il 25 febbraio e a cui la Cisl Usl Toscana nord non ha partecipato mentre erano presenti le altre sigle sindacali” – spiegano seccati dall’Azienda Unità Sanitaria Locale Toscana Nord Ovest.

Per i trasporti la CISL FP chiede di utilizzare personale interno e quindi OSS: ma l’AUSL viole tutelare gli Operatori Socio Sanitari.

“Adesso viene contestato l’utilizzo per i trasporti dei pazienti di personale esterno, ma se la Cisl Usl Toscana nord avesse partecipato alla riunione avrebbe certamente compreso che l’Asl ha aderito al cambio di appalto anche per confermare il proprio rispetto nei confronti del prezioso lavoro che svolgono quotidianamente gli operatori socio sanitari, che l’Azienda vuole impiegare secondo le loro competenze sanitarie e nel rispetto della loro alta professionalità, nell’ambito di un’organizzazione sempre più efficiente”.

L’AUS ribadisce che “nei singoli territori, e questo ovviamente vale anche per il territorio di Massa-Carrara, si stanno mettendo a punto alcuni aspetti del percorso legato ai trasporti interni, come avviene sempre quando c’è un cambiamento rilevante come questo, e che comunque non c’è alcun risparmio. Gli orari e le modalità del servizio sono, infatti, sempre gli stessi. Da evidenziare, infine che la direzione aziendale non è assolutamente lontana dai bisogni e dalle esigenze dei cittadini, anzi proprio l’utilizzo appropriato di tutte le risorse consente di investire maggiormente sulle tante attività e i tanti impegni che attendono la Asl, anche per un graduale ritorno alla normalità dopo l’emergenza pandemica”.

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