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Nurse24 | Sanità italiana al collasso: carenza di Infermieri, rischio estate e la contesa sul contratto.

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Nonostante le ottime prospettive occupazionali per i neolaureati, il sistema sanitario italiano si trova ad affrontare una carenza cronica di infermieri, con il rischio di una grave crisi durante i mesi estivi. Il sindacato Nursing Up lancia l’allarme, mentre l’Onorevole Marianna Ricciardi (M5S) accusa il Ministro Zangrillo di “ricatto” sulle trattative contrattuali.

Mentre il recente rapporto AlmaLaurea ha evidenziato un dato incoraggiante – oltre l’85% dei neolaureati in Infermieristica trova impiego entro un anno dalla laurea, spesso con un contratto a tempo indeterminato – la realtà quotidiana nei reparti ospedalieri italiani racconta una storia ben diversa, fatta di estrema difficoltà e preoccupazione. La sanità italiana si trova ad affrontare un deficit strutturale di ben 175.000 infermieri rispetto agli standard europei, una situazione che il sindacato Nursing Up definisce “al limite della sostenibilità umana e professionale”.

Un Carico di Lavoro Insostenibile: L’Allarme Estivo

Il presidente nazionale di Nursing Up, Antonio De Palma, ha lanciato un grave allarme, sottolineando come in molti reparti complessi – dalla chirurgia all’ortopedia, dalla medicina interna a molte altre specialità – gli infermieri siano già costretti ad assistere fino a 14 pazienti per turno. La situazione è destinata a peggiorare drasticamente nei mesi estivi, con il rischio concreto che in regioni come Lombardia, Campania, Veneto, Piemonte, Sardegna e Sicilia, la presenza infermieristica possa ridursi a soli due professionisti per gestire ben 25 pazienti, una condizione particolarmente critica quando si tratta di pazienti con elevata complessità assistenziale. A Cagliari, l’allarme ha già portato gli infermieri dell’Arnas Brotzu a dichiarare lo stato di agitazione.

Mortalità e Complicanze: Il Costo della Carenza

Le conseguenze di tale carenza di personale non sono solo legate allo stress degli operatori. Nursing Up cita studi che dimostrano come un carico di lavoro superiore a sei pazienti per infermiere possa incrementare il rischio di mortalità ospedaliera fino al 21% e causare complicanze evitabili, quali infezioni, ulcere da decubito e cadute. In Italia, la media attuale è di 9,5 pazienti per ogni infermiere, un dato ben al di sopra delle soglie di sicurezza.

“È il momento che le istituzioni si assumano in pieno le proprie responsabilità,” afferma Antonio De Palma. “Non basta parlare di medie nazionali per sottovalutare il problema: nei reparti si sta realmente ‘morendo di assenza di personale’.” Il sindacato chiede un piano straordinario di assunzioni, avvertendo che, in caso contrario, la sanità pubblica rischia di essere “definitivamente compromessa”.

Il “Ricatto” sugli Stipendi: La Denuncia del M5S

A peggiorare il quadro si aggiunge la delicata questione del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) della Sanità. Marianna Ricciardi, deputata del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari sociali, ha duramente attaccato il Ministro Zangrillo, parlando di “infermieri sotto ricatto”. Secondo la Ricciardi, la ragione per cui i sindacati degli infermieri non hanno firmato la proposta contrattuale del Governo è chiara: “l’aumento di stipendio è talmente basso che non copre la perdita di potere d’acquisto dovuta all’inflazione”.

La deputata sottolinea come in un settore già in difficoltà nel trovare nuovi iscritti ai corsi di laurea, a causa degli stipendi considerati troppo bassi (la media europea supera i 39.800 euro lordi annui, mentre in Italia si attesta sui 32.400 euro), la riduzione del potere d’acquisto sia “impensabile”. Questa situazione porta molti infermieri ad abbandonare la professione, causando la chiusura di reparti, sale operatorie e pronto soccorso.

L’Onorevole Ricciardi ha criticato aspramente l’approccio del Ministro Zangrillo durante le trattative, reo di aver dichiarato a mezzo stampa che “il Governo non intende mettere nemmeno un euro in più per gli infermieri: finché non accettate la proposta del Governo non avrete nessun aumento”. Un modo di condurre la trattativa che, secondo la deputata, è inaccettabile e che ricade solo sui cittadini, che “pagando le tasse, si vedono negare i diritti fondamentali”.

Questo articolo evidenzia il paradosso di un settore che forma professionisti molto richiesti e indispensabili, ma che non riesce a trattenerli e ad assumerli in numero sufficiente, anche a causa di una politica salariale e contrattuale che viene duramente contestata. La salute dei cittadini è a rischio.

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