Virus respiratorio neonati, medici lanciano l’allarme. Terapie intensive stracolme, è in corso un’epidemia senza precedenti.
Virus respiratorio neonati fa preoccupare i medici italiani. L’epidemia stagionale quest’anno è senza precedenti, proprio perché “fuori stagione”. Solitamente infatti i casi, limitati, si verificano a dicembre/gennaio.
Ne parla il dottor Fabio Midulla, professore ordinario di pediatria all’Università Sapienza.
“Il virus se contratto nei primi mesi di vita del bambino provoca forme di bronchiolite gravi, con manifestazioni cliniche nelle basse vie respiratorie, mentre nei bambini più grandi e negli adulti si risolve con sintomi lievi, come rinofaringite, febbre o tosse. Ma i neonati sono spesso protetti dagli anticorpi materni che si ‘trasmettono’ attraverso la placenta.
“Questa volta però non è stato così” continua il dottore Midulla, uno dei massimi esperti italiani “e l’epidemia che solitamente arriva a dicembre-gennaio è scoppiata con 2 mesi di anticipo. Ce lo aspettavamo perché per un anno e mezzo il virus non ha circolato grazie alle misure anti-Covid (lavaggio delle mani, mascherine e distanziamento sociale). Ma non appena queste misure sono state allentate, i fratellini più grandi sono tornati all’asilo o a scuola, e con una popolazione senza anticorpi il virus ha cominciato a circolare, subito e in anticipo rispetto al solito, e sta dando forme gravi nei piccolissimi”.
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