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Medici: no a task shifting e burocratizzazione, sì a cure di qualità per tutti.

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“No a task shifting e burocratizzazione, sì a cure di qualità per tutti”: il discorso di Anelli al Congresso Fimmg.

“Abbiamo apprezzato le parole e i giudizi espressi dal Ministro Speranza sulle disuguaglianze e il suo impegno a rendere ancor più attuale quanto previsto dall’articolo 32 della Costituzione. La stella polare, dice il Ministro Speranza, è il diritto alla salute che all’art. 32 è definito come “fondamentale diritto dell’individuo”, cioè di ogni persona umana che si trovi sul territorio italiano o sui ponti delle nostre navi italiane, considerati territorio italiano. Ad ognuno di essi sia assicurato il diritto senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, come recitano il nostro codice deontologico e l’art. 3 della Costituzione”.

È questo uno dei passaggi cruciali del discorso pronunciato dal Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, in occasione del 76° Congresso della Fimmg-Metis, in corso a Villasimius (CA).

“Sono i medici che garantiscono quel diritto alla salute così come sancito dalla Costituzione – ha continuato Anelli-. Sono i medici che oggi, grazie al loro ruolo, rendono applicabili i principi democratici dello Stato, della Repubblica che è fondata sul rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo”.

Un ruolo, quello del medico, che si svolge in un contesto di transizione, di cambiamento, di nuove sfide, di temi, come quelli del fine vita o dell’intelligenza artificiale, che ‘mettono in crisi vecchi postulati, antichi paradigmi’, e che richiedono una riflessione come quella che si sta mettendo in atto con gli Stati Generali.

“Siamo una grande nazione con grande sistema sanitario nazionale fondato sulla qualità delle cure e sulle competenze dei professionisti acquisite dopo un lungo e faticoso percorso formativo, che per i medici va dai 9 agli 11 anni – ha proseguito -. La qualità dell’assistenza è strettamente correlata con la Formazione, per questo a ogni laureato in Medicina va assicurata per legge una borsa di specializzazione o di medicina generale! Svuotiamo l’imbuto formativo e ai ragazzi diamo una borsa di studio e non un precario posto di lavoro”.

Per lo stesso motivo, per mantenere elevati standard di qualità delle cure, dal Presidente Fnomceo è arrivato un secco no a ogni forma di task shifting, quel trasferimento di competenze da medici a infermieri, da infermieri a operatori socio sanitari che ‘un grande Stato non si può permettere’.

“Non credo ci sia bisogno in Italia di giustificare il task shifting – ha affermato -. Nemmeno la carenza dei medici può giustificare nel nostro Paese questa pratica che riduce drasticamente la qualità dell’assistenza”.
“Le professioni sanitarie sono una grande risorsa e devono operare in sinergia, non in competizione – ha argomentato -. Il miglioramento delle competenze si ottiene attraverso la formazione nei rispettivi campi. I medici facciano bene i medici! Gli infermieri facciano bene gli infermieri! Lavoriamo insieme nel rispetto dei reciproci ruoli e competenze”.

Infine, la rivendicazione dell’autonomia, libertà e indipendenza dei medici contro tutti quei provvedimenti, norme e regolamenti che le imbrigliano e condizionano.

“Ancora oggi i medici di famiglia, ad esempio, non possono prescrivere i farmaci innovativi del diabete – ha evidenziato Anelli -, obbligando migliaia e migliaia di cittadini a recarsi dallo specialista per ottenere un foglio, il piano terapeutico per poter ottenere la prescrizione”.

“L’appropriatezza non si misura dai fogli di carta – ha concluso – e tutti i medici italiani sono in grado di garantirla. I medici, con i loro valori, possono guidare la rivoluzione etico-morale di cui necessita la nostra società”.

Il richiamo alla Costituzione è stato poi ripreso dal Ministro Speranza nel suo intervento.
“La mia agenda sarà la Costituzione – ha dichiarato -. L’articolo 32 comma 1 è il più straordinario programma di Governo che possiamo avere in materia di Salute”.

Il discorso di Filippo Anelli (Presidente Fnomceo).

Avrei voluto per pudore celare i miei sentimenti in momento così difficile della mia vita. Invece, i vostri sguardi, il vostro sostegno, il vostro calore mi hanno dato e mi danno la forza per affrontare anche i momenti più drammatici della vita. È quello che avviene in ogni famiglia e la mia famiglia si chiama Fimmg. Vi abbraccio tutti uno per uno ringraziandovi per il vostro affetto.

Viviamo un periodo di transizione, di cambiamento, nella storia della nostra professione. Nuove sfide ci attendono nell’immediato futuro, come le implicazioni che l’intelligenza artificiale provocherà sull’esercizio professionale così come le conseguenze determinate dalla crescita nei cittadini della consapevolezza dei propri diritti, vedi i temi del fine vita.

Temi che richiedono un cambiamento, mettono in crisi vecchi postulati, antichi paradigmi. Riconoscere la crisi significa affrontarla senza nascondersi.

Questi sono gli Stati Generali della Professione, un lungo percorso di riflessione sul ruolo della nostra professione per giungere alla definizione di un nuovo codice deontologico che ci guidi ad essere medici in un mondo che sta cambiando.

Abbiamo apprezzato le parole ed i giudizi espressi dal Ministro Speranza sulle disuguaglianze ed il suo impegno a rendere ancor più attuale quanto previsto dall’articolo 32 della Costituzione.

La stella polare, dice il Ministro Speranza, è il diritto alla salute che all’art. 32 è definito come “fondamentale diritto dell’individuo”, cioè di ogni persona umana che si trovi sul territorio italiano o sui ponti delle nostre navi italiane, considerati territorio italiano.

Ad ognuno di essi sia assicurato il diritto senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, come recitano il nostro codice deontologico e l’art. 3 della Costituzione.

Il diritto non appartiene allo Stato, ma ad ogni persona, ad ogni cittadino. Sono i medici che garantiscono quel diritto alla salute così come sancito dalla Costituzione. I medici sono quei professionisti che rendono applicabile la Costituzione. I medici del cittadino non dello Stato. Sono i medici che oggi, grazie al loro ruolo, rendono applicabili i principi democratici dello Stato, della Repubblica che è fondata sul rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo.

Non credo ci sia bisogno in Italia di giustificare il task shifting, ossia il trasferimento di competenze da un professionista ad un altro, dal medico all’infermiere o dall’infermiere all’operatore socio sanitario. Nemmeno la carenza dei medici può giustificare nel nostro Paese questa pratica che riduce drasticamente la qualità dell’assistenza.

Le professioni sanitarie sono una grande risorsa e devono operare in sinergia, non in competizione. Il miglioramento delle competenze si ottiene attraverso la formazione nei rispettivi campi. I medici facciano bene i medici! Gli infermieri facciano bene gli infermieri! Lavoriamo insieme nel rispetto dei reciproci ruoli e competenze.

Siamo una grande nazione con grande sistema sanitario nazionale fondato proprio sulla qualità delle cure e sulle competenze dei professionisti acquisite dopo un lungo e faticoso percorso formativo.

Ad ogni laureato va assicurato per legge una borsa di specializzazione o di medicina generale! La formazione è strettamente correlata con la qualità dell’assistenza. Svuotiamo l’imbuto formativo e ai ragazzi diamo una borsa di studio e non un precario posto di lavoro.

Finisco ricordando a tutti che in tutti questi anni siamo stati oggetto di provvedimenti che hanno ridotto nettamente l’autonomia professionale che le norme di legge di garantiscono e che resta una delle caratteristiche fondamentali del nostro agire professionale.

Ancora oggi i medici di famiglia, ad esempio, non possono prescrivere i farmaci innovativi del diabete, obbligando migliaia e migliaia di cittadini a recarsi dallo specialista per ottenere un foglio, il piano terapeutico per poter ottenere la prescrizione.

È tempo di cambiare! È tempo di ridare al medico la sua autonomia e la sua libertà. È tempo di ridare forza e sostegno al nostro Servizio Sanitario Nazionale e a tutti i suoi operatori.

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