Ancora sgomento per l’accaduto.
La Federazione Nazionale Ordini dei Medici e degli Odontoiatri (Fnomceo) esprime il proprio cordoglio per le vittime del disastro aereo avvenuto l’altro giorno in Etiopia e che ha visto tra le vittime diversi italiani, tra cui un Medico e una Infermiera, entrambi pensionati e volontari in Africa. A scendere in campo è il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, che si dice sconcertato per l’accaduto.
“Oggi è un giorno triste per tutti i medici italiani: tra i passeggeri dell’aereo precipitato ieri in Etiopia c’erano otto nostri connazionali, che si stavano recando in Africa per migliorare, ciascuno per le proprie competenze, la vita degli abitanti di quei paesi. C’era un collega, il medico Carlo Spini, con sua moglie, l’infermiera Gabriella Vigiani. C’erano altri cooperanti italiani, tra loro tre ragazze, che avevano dedicato la loro vita ad aiutare gli altri, e l’hanno persa. C’era l’assessore siciliano ai beni culturali, l’archeologo Andrea Tusa. A tutti loro, insieme alle altre vittime, il nostro pensiero, alle loro famiglie la nostra vicinanza”.
Con queste parole il presidente della Fnomceo, Anelli, esprime il cordoglio della stessa Fnomceo per le vittime della strage aerea avvenuta ieri in Etiopia, dove un Boeing 737 si è schiantato poco dopo il decollo, con 157 persone a bordo.
“Aiutare gli ultimi, i fragili, è dovere e missione di ogni medico – conclude Anelli -. Un ricordo particolare dunque al collega Carlo Spini, che ha incarnato con la sua vita, sino all’estremo sacrificio, i principi del nostro Codice deontologico e del nostro Giuramento”.