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giovedì, Marzo 28, 2024
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Basta Medici di serie A e di serie B: il ministro Grillo propone riforma. FNOMCEO accetta.

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Anelli (Fnomceo): “Bene Grillo su formazione, noi pronti a sederci a un Tavolo e ragionare su proposte”.

Il ministro della salute Giulia Grillo poco fa nel corso di un videomessaggio sui social ha detto basta “ai medici di serie A e a quelli di serie B”. Tutti sono indispensabili e i Giovani Medici non devono essere più dei tappa-buchi, ma professionisti sanitari che si integrano e fortificano l’equipe assistenziale, in un’ottica di lavoro d’equipe multi-disciplinare e multi-professionale. Le fa eco il presidente della Federazione Nazionale Ordini Medici e Odontoiatri (FNOMCEO), Filippo Anelli, che si mette a disposizione del ministero e del Governo Conte per ricostruire dal basso la formazione medica in Italia.

“Risolviamo lo stallo dell’imbuto formativo dei medici e riformiamo la formazione medica post laurea per garantire il futuro del Servizio sanitario nazionale, la più grande opera pubblica italiana. – lo ha riferito Grillo nel suo videomessaggio di oggi – Dobbiamo passare, presto, dalle parole ai fatti. Lo dobbiamo ai cittadini. Lo dobbiamo ai nostri figli”.

La presa di posizione dell’Ordine.

“Finalmente, sulla formazione dei medici, la politica sembra aver preso atto che il sistema, così com’è strutturato non può reggere e occorrono risposte urgenti e condivise. Abbiamo particolarmente apprezzato l’intervento di ieri del Ministro della Salute Giulia Grillo che, in un videomessaggio su Facebook, ha illustrato le sue proposte per controllare la carenza di specialisti e di medici di medicina generale e per allargare il ‘collo di bottiglia’ tra la laurea e la specializzazione, sino a far sì che a ogni laurea corrisponda un percorso formativo post lauream”.

Così il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, accoglie le parole pronunciate ieri dal Ministro della Salute Grillo. Parole che arrivano all’indomani di un nuovo appello lanciato dalla stessa Fnomceo durante un Congresso a Siena, volto a ridurre l’’imbuto formativo’, nel quale, ha ricordato Anelli insieme al Segretario Roberto Monaco, ‘restano impigliati i sogni dei nostri giovani colleghi e le speranze per un futuro del nostro Servizio Sanitario Nazionale’.

Ben venga la proposta del ministro della salute.

“Le dichiarazioni rilasciate ieri dal Ministro sono interessanti e sembrano convergere nella direzione indicata dai medici – continua Anelli – e cioè quella di azzerare i tempi morti tramite la laurea abilitante, di eliminare l’imbuto formativo, di collegare a ogni laurea un percorso post lauream, di ampliare l’offerta formativa, di innalzare al massimo la qualità della formazione, anche conferendo gradualmente maggiori responsabilità agli specializzandi. Se le condizioni sono queste, noi medici ci siamo e siamo pronti a fare la nostra parte”.

Non è più pensabile ricorrere ancora alle borse-lavoro? Allora troviamo un altro sistema.

“Per quanto riguarda l’abilitazione, gli Ordini assicurano la loro disponibilità per effettuare le procedure in qualsiasi giorno dell’anno presso le proprie sedi, anche con procedure telematiche, in modo di annullare i tempi di attesa tra laurea e abilitazione – chiosa -. Per quanto concerne invece l’aumento numerico dei percorsi, se non è possibile aumentare le borse, siamo pronti ad accettare la sfida di trovare un sistema diverso, a parità di qualità formativa. Stesso discorso vale per la Medicina Generale, per la quale chiediamo, come già condiviso ampiamente con il Ministero, il titolo accademico, riaffermando il ruolo forte degli Ordini nella gestione del Corso. Dobbiamo tener presente che, se non risolviamo quest’anno il problema della carenza di specialisti e di medici di Medicina Generale, lo scenario diventerà catastrofico. Resta aperta la questione dei medici attualmente intrappolati nell’imbuto, e impiegati nel SSN in condizioni di precariato, per i quali dobbiamo trovare una soluzione condivisa e all’interno della cornice normativa vigente”.

Occorre sedersi tutti ad un tavolo e studiare una riforma della formazione medica ampiamente condivisa.

“La Fnomceo ribadisce pertanto la propria disponibilità a sedersi a un Tavolo, insieme ai ministeri coinvolti e ai Sindacati Medici – conclude – per studiare una vera riforma della formazione post lauream e per trovare un punto di equilibrio tra tutti i legittimi interessi sulla questione dei ‘camici grigi’”.   

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