Medici ed Odontoiatri.

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Il Medico è il professionista della medicina che si occupa della salute umana e animale, prevenendo, diagnosticando e curando le malattie.

Il termine “Medico” è estensivo e comprende professionisti della salute umana, chiamati semplicemente medici, mentre per quanto riguarda il medico veterinario nel linguaggio corrente si sintetizza la professionalità col termine di veterinario.

L’agire professionale del Medico.

L’agire professionale del Medico può essere in sintesi riassunta nelle seguenti fasi:

  • eseguire l’anamnesi o storia clinica;
  • diagnosticare disturbi o malattie;
  • proporre ed eventualmente eseguire interventi e cure terapeutiche o palliative.

Tutte le fasi dell’azione medica devono essere sottoposte al Consenso Informato da parte del Paziente, salvo quando questi, per la sua situazione, corra immediato pericolo di vita e non sia in grado di esprimerlo.

Una professione che si dipana tra etica e deontologia.

Sin dai tempi di Ippocrate di Coo (vedi anche giuramento di Ippocrate), i Medici approvati sono sottoposti a severe regole etiche (la cosiddetta deontologia medica e seguire i dettami di un apposito Codice).

Oggigiorno la vigilanza sul rispetto delle norma deontologiche è effettuata dagli ordini professionali provinciali (OMCeO) e dalla Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi ed Odontoiatri.

Come si diventa medici.

Le tre attività formative di medicina umana, odontoiatria e medicina veterinaria seguono percorsi formativi differenti, da svolgersi presso le università.

Tutti e tre i corsi di studi sono lauree magistrali a ciclo unico, dati gli aspetti prevalentemente applicativi degli argomenti trattati (lo stesso discorso vale anche per i corsi di studi di farmacia e chimica farmaceutica), e sono a numero programmato, introdotto a seguito del gran numero di iscritti alla Facoltà di Medicina e Chirurgia negli anni settanta del secolo scorso ed in considerazione che l’unico concreto sbocco professionale era l’impiego nel servizio sanitario nazionale, e con la giusta considerazione di dover assicurare un livello di formazione adeguato; tale numero chiuso ha dovuto, negli ultimi anni, esser aumentato rispetto alle prospettive di impiego nel Servizio Sanitario Nazionale, in considerazione del numero insufficiente di nuovi medici sia per l’Italia sia per la UE.

Le prove d’ingresso per i corsi di studi di medicina, odontoiatria e professioni sanitarie, diversamente da molte altre, dipendono direttamente dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

Professione che non fa differenze di genere.

Per molto tempo la professione del medico fu appannaggio prettamente maschile, e solo in età moderna vi furono donne che cominciarono a praticare la professione. In Italia, la prima donna a conseguire una laurea in medicina fu Ernestina Paper a Firenze nel 1877.

Specializzazioni.

Dopo il conseguimento della laurea è possibile seguire dei corsi di specialità post-laurea. Se prima tale specializzazione non era fondamentale, attualmente non è più così, essendo del tutto limitate, dal punto di vista contrattualistico, le possibilità professionali del medico non specializzato. Anche il medico di medicina generale (o “di famiglia”), per esempio, ha l’obbligo di conseguire un diploma di formazione specifica in medicina generale.

Le specializzazioni sono gestite diversamente tra i vari paesi: per esempio in Francia e Spagna sono organizzate dallo Stato su tutto l’ambito nazionale, mentre in Italia il corso è gestito dalle singole università, lasciando il dialogo con lo Stato al proprio ordine provinciale, mentre in Germania la formazione specialistica si basa su un contratto stipulato tra medico e ospedale.

Odontoiatria.

Dal 1985, con la legge 409/85 si è giuridicamente distinta la professione di medico-chirurgo da quella di medico odontoiatra o medico dentista riconoscendo per questa professione un percorso universitario distinto. L’odontoiatra recita il Giuramento di Ippocrate ed è obbligato al rispetto del codice di deontologia medica.

Nei paesi anglosassoni il dentista è definito dental doctor e, a livello orale, esegue l’anamnesi, diagnostica disturbi o malattie; propone ed esegue interventi e cure terapeutiche e prescrive i farmaci necessari. Alcuni interventi di chirurgia orale possono essere solo di pertinenza dell’odontoiatra o del chirurgo maxillo-facciale.

I Medici Italiani.

I medici sono iscritti in ordini professionali organizzati su base provinciale (OMCeO), i quali fanno capo alla Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (FNOMCeO). Il settore delle specializzazioni mediche ha subito una importante riforma con il decreto legislativo del 17 agosto 1999 n. 368. Oggi gli specializzandi italiani stipulano un contratto di formazione specialistica, con l’università presso la quale si stanno specializzando, di durata annuale,[1] da rinnovare ogni anno per la durata del corso di specializzazione.

Tale contratto comporta la doppia iscrizione alla previdenza INPS ed ENPAM, cosa che pregiudica il perseguimento dello scopo che il legislatore si era prefissato, cioè quello di tutelare lo specializzando nella gestione di gravidanza, ferie e malattia, in maniera più chiara e rigida: la doppia iscrizione infatti presenta degli aspetti lacunosi, come la gestione della gravidanza, e altri di accavallamento, come il pagamento di un doppio contributo per l’ottenimento della medesima quota pensionistica.

Per quanto riguarda la formazione in odontoiatria, in base alle leggi istituite nel 1985, per poter esercitare la professione di dentista in Italia, bisogna essere laureati in Odontoiatria e Protesi Dentaria,[2] un corso di laurea della durata di 6 anni. Tale professione è però esercitabile anche dai medici-chirurghi che si sono iscritti al corso di laurea in Medicina e Chirurgia prima del 28 gennaio 1980.

Per i medici-chirurghi è infatti esistito, fino al 1994, un diploma di specializzazione in Odontostomatologia («Medico chirurgo specialista in Odontostomatologia»).

Anche il dentista deve essere iscritto all’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri.

Bibliografia:

  • Archivio quotidiano sanitario AssoCareNews.it;
  • Wikipedia.