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17 Nov 2025, Lun

L’Udc critica duramente la sostituzione degli infermieri nelle Rsa in Puglia: “Scelta pericolosa e miope”.

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La decisione della Regione Puglia di permettere alle Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa) di sostituire fino al 50% del personale infermieristico con operatori socio-sanitari (OSS) ha scatenato una forte opposizione da parte dell’Udc Puglia. Gianfranco Chiarelli, commissario regionale del partito e candidato al Consiglio regionale, insieme a Emiliano Messina, responsabile del Dipartimento Sanità UDC Puglia, hanno definito la misura “grave e dannosa” per la qualità dell’assistenza sanitaria.

Secondo Messina, la sostituzione degli infermieri con OSS rappresenta un vero e proprio arretramento nella qualità delle cure. La carenza di infermieri non può essere affrontata “indebolendo la catena della professionalità sanitaria”. Sottolinea inoltre i rischi per la sicurezza dei pazienti e le possibili conseguenze legali per gli operatori soci-sanitari, rischiando addirittura l’esercizio abusivo della professione. “È un impoverimento per il sistema e una minaccia per la sicurezza dei pazienti. Le soluzioni emergenziali non possono diventare la regola”, ha dichiarato.

Dalla sua parte, Chiarelli invita la Regione Puglia a modificare l’approccio, proponendo un confronto strutturato e permanente tra istituzioni, sindacati, ordini professionali e rappresentanze delle Rsa. Occorre rivedere i modelli organizzativi e migliorare i contratti di lavoro per il personale sanitario, rendendoli più attrattivi. Il candidato lega il tema anche alla sua scelta di candidarsi, sottolineando la necessità di rivedere il regolamento regionale e il budget delle Rsa per valorizzare le professionalità e garantire una giusta dignità economica al lavoro sanitario.

La responsabilità politica ricade inoltre sulla Regione e sul presidente Michele Emiliano, accusati di gestire i problemi con soluzioni temporanee e prive di una progettualità a lungo termine. Chiarelli propone un piano straordinario di reclutamento e incentivi economici per gli operatori sanitari, oltre a una revisione del modello di finanziamento delle Rsa per garantire adeguati standard di sicurezza e assistenza.

L’Udc, attraverso Messina, ribadisce la necessità di un cambio di passo nella sanità pugliese, fondato su competenza e responsabilità. “Non possiamo accettare che scelte superficiali mettano a rischio la salute dei pazienti e svalutino i professionisti del settore. L’UDC continuerà a battersi per una sanità che metta al centro la persona, la sicurezza e la dignità del lavoro”.

Questa presa di posizione apre un importante dibattito sul futuro dell’assistenza sanitaria nelle strutture per anziani in Puglia, sollevando dubbi sulla sostenibilità e sulla qualità delle cure in un contesto di risorse limitate e personale sotto pressione.

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