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ENPAPI: il presidente Mario Schiavon si difende.

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ENPAPI: il presidente Schiavon si difende.

Abbiamo ascoltato il responsabile dell’Ente.

Continuano gli attacchi frontali al presidente della cassa previdenziale ENPAPI, Mario Schiavon da parte dei soliti noti e della solita testata giornalistica. Ma perché tutta questa acredine nei suoi confronti e metterlo a disagio?

Lo abbiamo chiesto al diretto interessato, a cui abbiamo rivolto delle specifiche domande. Lui non può fare nomi né indicare ovviamente circostanze specifiche. Vediamo però cosa ci ha risposto.

L’ENPAPI È TRA LE CASSE PREVIDENZIALI PIÙ SOLIDE. COSA DOBBIAMO ASPETTARCI NEL 2018?

L’ENPAPI per il 2018 rafforzerà la volontà di accompagnare l’iscritto durante tutta la propria vita sia professionale che sociale – cercando di garantirgli sempre un livello adeguato di vita, con la consapevolezza che questo sia direttamente proporzionale all’affermazione della vita professionale – andando a programmare un welfare “agevolato” che, soprattutto in questo periodo, possa tenere conto dello stato di disagio creato dalla crisi economica e finanziaria che, nonostante dei piccoli segnali di ripresa, non accenna a terminare. Per il 2018 occorrerà effettuare un’azione ancora più incisiva per facilitare la divulgazione del corretto approccio alla modalità libero – professionale nonché della cultura previdenziale.

In tutti gli incontri che verranno fatti sul territorio occorrerà richiamare, tra i principi di corretto esercizio, quelli di ottemperanza agli obblighi di iscrizione, dichiarazione e versamento della contribuzione.

Nel 2018 ENPAPI sarà ancor più presente sul territorio per promuovere la cultura del risparmio previdenziale e formare le nuove “leve” al mondo del lavoro libero professionale e sostenerle nell’avvio dell’attività libero professionale. Questa attività sarà fondamentale in quanto i neolaureati rappresentano il futuro della professione.

In tutto ciò il ruolo della professione deve essere orientato a garantire il rispetto delle norme sostanziali, fiscali, previdenziali, deontologiche. ENPAPI, da parte sua, ha già posto in essere diverse attività, dirette a favorire i controlli sul territorio dell’esercizio libero – professionale, attraverso verifiche, anche ispettive, sull’assolvimento degli obblighi previdenziali. L’Ente intensificherà l’azione di recupero dei crediti contributivi, a tal proposito è stato rafforzato l’ufficio recupero crediti dedicandovi più risorse al fine di poter garantire migliori risultati, e l’affiancherà a quella di controllo diretto sul territorio delle aziende committenti obbligate al versamento dei contributi in favore dei Professionisti titolari di rapporti di collaborazione.

Certamente il primo passo è migliorare ulteriormente l’adeguatezza delle prestazioni attraverso l’accreditamento sui montanti di una somma maggiore di quanto previsto dalla normativa di cui all’articolo 1, comma 9, della legge 8 agosto 1995, n. 335.

QUALI SONO I CONTRIBUTI CHE ENPAPI METTE A DISPOSIZIONE PER INCENTIVARE LA LIBERA PROFESSIONE E TUTELARE I SINGOLI PROFESSIONISTI?

Il Regolamento Generale di Assistenza, approvato dai Ministeri vigilanti in data 26 settembre 2012, prevede l’adozione annuale di uno o più Bandi per la disciplina degli interventi assistenziali indirizzati agli iscritti e pensionati ENPAPI e, dove esplicitamente indicato, ai loro familiari nonché ai titolari di trattamento di pensione ai superstiti.

L’impegno profuso da parte di ENPAPI è quello di affiancare il professionista non solo al momento del pensionamento ma anche nel corso di tutta la carriera professionale e si concretizza nell’istituzione di contributi che possano aiutare il professionista ad entrare nel mondo della libera professione.

Nello specifico, per il Bando Assistenza 2018, il Consiglio di Amministrazione ha rinnovato oltre gli interventi che sostengono gli iscritti in casi meritevoli di soccorso o di disagio economico – quali l’intervento per stato di bisogno, l’indennità di malattia, il contributo per le spese funebri, le borse di studio, gli interventi in caso di calamità naturali, il sussidio per iscritti con familiari a carico portatori di handicap o malattie invalidanti e il sussidio agli asili nido – anche le prestazioni assistenziali a sostegno della famiglia, come il Trattamento Economico Speciale, che assicura, unitamente alla prestazione previdenziale in essere, per ciascun orfano titolare di pensione ai superstiti, indiretta o di reversibilità e per i titolari di pensione di inabilità, una erogazione complessiva pari ad € 1.000 lordi su base mensile, rinnovabile ogni 12 mesi dal Consiglio di Amministrazione.

Grande novità, a sottolineare l’attenzione posta dall’Ente nei confronti dei giovani professionisti e nei confronti dello sviluppo della libera professione infermieristica, è la rivisitazione del contributo per Avvio Attività.

Questo contributo consiste nel rimborso delle spese effettuate per l’acquisto di beni strumentali, nell’anno precedente, dai giovani professionisti che svolgano, in forma individuale o associata, la libera professione e verrà determinato in relazione alle spese sostenute e documentate, per importi massimi di € 2.000, in favore di iscritti liberi professionisti e di € 6.000 per gli Studi Associati.

L’Ente, da sempre molto attento a rispondere alle esigenze dei propri iscritti con soluzioni concrete, ha stanziato per il Fondo Assistenza dell’anno in corso un importo pari ed Euro 2.660.000,00.

VERSO IL CONGRESSO NAZIONALE DEGLI INFERMIERI. QUALI ASPETTATIVE PER I LIBERI PROFESSIONISTI?

Il Congresso Nazionale degli Infermieri è un’organizzazione in capo alla Federazione IPASVI, noi parteciperemo in quanto, quale Ente Nazionale di previdenza dei professionisti infermieri, riteniamo sia una importante occasione per discutere e condividere programmi, obiettivi e nuove opportunità per gli infermieri e per lo sviluppo della professione.

Nel settore sanitario, infatti, emerge sempre più chiaramente la centralità della funzione svolta dagli infermieri, che riescono a gestire anche le situazioni più critiche sfruttando al meglio le spesso scarse risorse disponibili e garantendo risposte coerenti alle necessità della collettività con la massima appropriatezza clinica e organizzativa.

Nel corso dell’evento auspichiamo pertanto che si rifletta sul ruolo attuale e futuro di questi professionisti all’interno del “sistema salute” anche alla luce delle recenti e rilevanti novità legislative.

Mi riferisco in particolare alla disciplina sull’equo compenso, estesa dall’art. 19-quaterdecies della L. 172/2017 a tutti i rapporti di lavoro autonomo che interessano i professionisti, iscritti o meno agli ordini e collegi, con l’obiettivo di porre definitivamente rimedio alle situazioni di squilibrio nei rapporti con la pubblica amministrazione e i grandi committenti.

Si auspica inoltre che la Federazione faccia da cassa di risonanza a questa normativa, che solo se conosciuta da tutti gli infermieri, potrà contribuire a rafforzare il loro potere contrattuale, assurgendo quale indicatore dell’equità del rapporto tra prestazione e compenso sulla base dei parametri dettati dal DM n. 165/2016.

Non si deve poi dimenticare il Disegno di Legge n. 1324, denominato anche “DDL Lorenzin”, approvato dal Senato in via definitiva ed ora è in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, concernente la riforma della professioni sanitarie e le sperimentazioni cliniche.

Si tratta infatti di una riforma organica degli ordini e dei collegi delle professioni sanitarie volta ad aggiornare la disciplina di queste professioni che richiedono maggiore garanzia del livello di professionalità.

COME PRESIDENTE DELL’ENPAPI IL MESE SCORSO HAI SUBÌTO UN DURO ATTACCO: PUOI SPIEGARCI COSA È SUCCESSO?

È successo che qualcuno si è messo in testa di interferire con l’attività dell’Ente per scopi non in linea con quelli istituzionali della Cassa.

Ovviamente la impermeabilità della nostra autonomia ha dato fastidio e quindi sono state manipolate e distorte notizie e informazioni su attività legittime dell’Ente con l’evidente obiettivo di nuocere ai suoi vertici che, nell’esercizio delle loro funzioni, hanno invece sempre operato sotto il controllo del Collegio dei Sindaci e dei Ministeri.

Ma la cosa ancora più grave è che sono state create false notizie sulla gestione patrimoniale di ENPAPI, tutte smentite dalla Relazione finale degli organismi parlamentari di controllo, che ha evidenziato positivamente il nostro modo  di operare e soprattutto la virtuosità del nostro bilancio.

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