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Lenti ICL, Buratto: soluzione stabile e reversibile per i difetti refrattivi.

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“Non opero pazienti miopi se non ho la certezza quasi assoluta di riuscire a togliere gli
occhiali. Con le lenti ICL riesco a farlo” dice il dott. Lucio Buratto, tra i pionieri della chirurgia
refrattiva in Italia. Con oltre 3 milioni di impianti eseguiti nel mondo, le ICL rappresentano
una soluzione affidabile per correggere difetti visivi senza modificare la struttura dell’occhio.
19 giugno 2025 – Le lenti intraoculari ICL, impiantate con una procedura additiva e
minimamente invasiva, rappresentano una soluzione affidabile per la correzione
permanente dei difetti visivi. Approvate dalla FDA statunitense e da numerosi enti
regolatori internazionali, sono state utilizzate in oltre 3 milioni di impianti in tutto il mondo,
anche in ambiti ad alta precisione come quello militare.

“Impianto lenti ICL da quasi trent’anni perché hanno dimostrato nel tempo grande
affidabilità: grazie al materiale biocompatibile e alle continue migliorie apportate a design,
forma e diametro – racconta il dott. Lucio Buratto, direttore sanitario e chirurgo presso
CAMO, Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano, tra i primi specialisti in Italia a utilizzarle –.
Per noi chirurghi è fondamentale sapere che questo dispositivo non solo consente di
recuperare una buona visione già dal giorno successivo all’intervento, ma resta stabile
nell’occhio a lungo, senza causare effetti collaterali o complicazioni”.

Le ICL stanno guadagnando sempre più spazio, offrendo un’alternativa valida alla chirurgia
laser. “io e gli altri chirurghi di CAMO le utilizziamo spesso nei miopi forti, ma anche in casi
medi o più leggeri – chiarisce Buratto –. La decisione dipende dalle caratteristiche
anatomiche dell’occhio: misuriamo profondità, lunghezza, diametro, curvatura. In base a
questi parametri, la lente viene realizzata su misura per ogni singolo paziente”.
Un altro punto di forza di questa procedura è la reversibilità. “Diversamente del laser,
questa lente non modifica la struttura oculare. Se necessario, si può rimuovere o sostituire.
Ma in 30 anni di esperienza non ho mai avuto un caso in cui il paziente mi abbia richiesto di
rimuovere la lente perché insoddisfatto del risultato visivo”.

La procedura è rapida e poco invasiva. “In mani esperte è semplice e dura circa dieci minuti –
conclude l’oftalmologo –. Si esegue un forellino sul lato temporale dell’occhio, si introduce
un fluido protettivo, si posiziona la lente, si elimina il fluido e non sono necessari punti di
sutura. È normale che per un giorno o due la vista risulti un po’ annebbiata, a causa della
pupilla dilatata e dell’intervento recente. Ma già dal secondo giorno il paziente vede bene ed
è senza occhiali. Non opero pazienti miopi se non ho la certezza quasi assoluta di riuscire a
togliere gli occhiali. Con le lenti ICL, riesco a farlo”.

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