Da Redazione Assocarenews.it 
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La professione infermieristica si trova oggi in una fase cruciale, forse agli sgoccioli, ma paradossalmente pochi sembrano rendersene conto. Mentre la realtà quotidiana racconta storie di difficoltà crescenti e rischi concreti per gli operatori, le rappresentanze di categoria e sindacali sembrano incapaci di rispondere adeguatamente a questa emergenza. Per loro, infatti, tutto va bene, ma questa percezione è lontana anni luce dalla realtà vissuta ogni giorno nei reparti e nei servizi sanitari.
Un nodo particolarmente critico riguarda l’interpretazione e l’applicazione del profilo professionale infermieristico, messo ulteriormente sotto pressione da recenti decisioni della Cassazione. Il principio che rientra nel nostro ruolo il soddisfacimento dei bisogni del paziente è giusto e fondamentale, ma la gestione giuridica di tale principio appare squilibrata. La Cassazione avrebbe potuto intervenire con una lettura più equilibrata, evitando di sovraccaricare ulteriormente la figura infermieristica con responsabilità e attese che rischiano di generare un’insostenibile pressione operativa e legale.
Il vero problema è che senza un intervento di revisione e aggiornamento del profilo professionale, si rischiano conseguenze gravi a livello normativo e giudiziario. Ormai ogni giudice, a qualunque grado di giudizio, può emettere sentenze che mettono il professionista sullo stesso piano di responsabilità, senza una linea chiara di riferimento, generando confusione e insicurezza.
La situazione è un vicolo cieco difficile da superare. Mentre in Paesi come la Francia si osserva una gestione più attiva e concreta dei problemi della categoria, qui si assiste a un immobilismo preoccupante. Tutti scrivono, tutti parlano, ma nessuno si muove realmente per cambiare la situazione.
È necessario che le rappresentanze sindacali e di categoria smettano di ignorare la realtà e si attivino con misure concrete di tutela, riforma e valorizzazione della professione infermieristica. Solo così si potrà uscire da questo stallo e garantire a chi opera in prima linea una dignità professionale reale, oltre a una tutela giuridica ed etica adeguata.
Il tempo per agire è ormai poco. La professione infermieristica merita attenzione, rispetto e un concreto cambiamento normativo che ne definisca con chiarezza e equilibrio ruolo e responsabilità, per il bene dei professionisti e soprattutto dei pazienti.
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