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L’inquinamento ambientale rappresenta un fattore di rischio significativo nello sviluppo di tumori, come evidenziato recentemente al 9° Congresso nazionale di Fondazione Onda tenutosi a Milano il 24-25 settembre 2025, evento dedicato all’impatto dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici sulla salute in ottica di genere. Il Congresso, che ha celebrato il ventennale della fondazione, ha focalizzato l’attenzione sulle differenze biologiche, comportamentali, sociali ed economiche che rendono uomini e donne vulnerabili in modo differente agli effetti negativi dell’ambiente contaminato, puntando anche sulle politiche di sostenibilità necessarie per proteggere le comunità più fragili.
In questo ambito si inserisce il lavoro di due giovani infermieri dell’Asl Vco, Alessandra Iossi e Lorenzo Notarnicola, laureati presso l’Università del Piemonte Orientale, che hanno presentato due importanti studi su un nuovo approccio infermieristico per i pazienti affetti da tumore alla vescica correlato a fattori di rischio ambientali. I loro studi, sviluppati in collaborazione con il primario di urologia Danilo Centrella e il team medico, hanno dimostrato come un supporto infermieristico potenziato nella fase post-operatoria, tramite il protocollo Eras, favorisca una riduzione significativa dei tempi di degenza e migliori gli esiti clinici nei pazienti sottoposti a cistectomia radicale.
Inoltre, un ulteriore studio ha riguardato la gestione infermieristica dei pazienti operati con ricostruzione della vescica, uno degli interventi urologici più complessi. Il caso di un paziente sessantatreenne ha evidenziato come un’assistenza infermieristica attenta possa garantire un controllo efficace del dolore e la ripresa della funzionalità organica, evitando complicanze frequenti.
Questo contributo rappresenta un importante progresso nel ruolo dell’assistenza infermieristica in oncologia, soprattutto in aree come il Vco dove la popolazione è in parte anziana e fragile, e sottolinea l’importanza di integrare l’attenzione ai fattori ambientali nel percorso assistenziale. L’impegno e le competenze di Iossi e Notarnicola sono stati giustamente riconosciuti dalla direzione sanitaria e valorizzati in una rubrica regionale dedicata alla crescita professionale nelle Asl piemontesi.
In sintesi, l’inquinamento ambientale incide non solo a livello causale sul rischio tumorale, ma richiede anche un approccio clinico-infermieristico innovativo, multidisciplinare e orientato alla personalizzazione delle cure, in cui gli infermieri svolgono un ruolo centrale nel migliorare gli esiti dei pazienti oncologici attraverso protocolli dedicati come Eras e un’assistenza proattiva nel post-operatorio.

